Un minuto di silenzio in tutti gli ospedali trentini Un anno fa partiva l'incubo, oggi il ricordo in piazza Duomo

Una giornata toccante. Speciale. Emozionante. Negli ospedali trentini oggi si ricordano la memoria di tutti gli operatori sanitari e di tutti i cittadini deceduti per CoViD e si rivolge un pensiero per chi ha sofferto e sta soffrendo a causa di questa malattia.

Il minuto di silenzio verrà effettuato ad ogni cambio turno. Nella foto l'emozionante ricordo di questa mattina, alle 7, nel reparto di Pneumologia di Arco.

Inoltre, sempre oggi alle 18 in Piazza Duomo, ci sarà un piccolo evento - nel rispetto delle regole - per ricordare tutte le persone che hanno sofferto per questa emergenza sanitaria non ancora conclusa. L'organizzazione è del comitato "Sos Covid" e sono previsti alcuni interventi, tra cui quelli dei rappresentanti dell’Ordine dei Medici e degli Infermieri. Ci saranno poi due testimonianze di persone che hanno affrontato la malattia, il professor Andrea Zanotti e la Oss Kristina Blas. Ci saranno anche gli Armonici Cantori Solandri.

La manifestazione viene presentata così: 20 febbraio 2020: da quel giorno per tutti noi la vita è profondamente cambiata. Faceva “il suo ingresso” anche nel nostro Paese il Covid 19 con la scoperta del primo paziente contagiato. Da quel giorno tanti numeri si sono seguiti e soprattutto tante storie umane, di persone e famiglie che hanno sofferto per la perdita di un loro caro e per aver contratto la malattia, di medici e infermieri che hanno affrontato, all’inizio senza nessuna arma, la battaglia contro il virus sacrificando in tanti casi la loro stessa vita, di lavoratori e lavoratrici che si sono ritrovati senza un’occupazione, di imprese e associazioni che hanno chiuso la porta per riaprirla solo a singhiozzo e intanto tenerla serrata fino a data da destinarsi.


IL MINUTO DI SILENZIO

"Ad un anno esatto da quella data sabato 20 febbraio alle 18 in Piazza Duomo - scrive il presidente dell'Ordine degli infermieri Daniel Pedrotti - si svolgerà un momento per ricordare tutti coloro che hanno sofferto e continuano a soffrire per un’emergenza sanitaria che non è ancora conclusa e che richiede ancora la massima allerta.  La presenza di nuove varianti del virus e un livello ancora sostenuto di contagi, infatti, impongono di tenere alto il livello di attenzione, rafforzando l’azione di sorveglianza sanitaria per tracciare il diffondersi dell’epidemia e il rispetto di adeguate misure di contrasto al virus. Se si abbassa la guardia, si rischia infatti di compromettere anche l’efficacia della campagna vaccinale che è appena cominciata, ma che ha davanti ancora un percorso molto lungo".

E aggiunge: "In questa giornata il nostro primo pensiero è rivolto ai molti, troppi, cittadini deceduti e ai loro familiari, a tutti i colleghi che hanno dato ben oltre la professionalità di cui sono capaci e hanno perso la vita per far fronte a un virus che ancora è un pericolo per la salute di tutti e che ancora ci chiede la massima attenzione, il massimo impegno, la massima partecipazione. Un particolare pensiero alle loro famiglie, a cui nessuno potrà più restituire ciò che il virus ha tolto, ma che sicuramente avranno nel loro ricordo, nei loro cuori, l’immagine e l’orgoglio di avere avuto vicino chi ha saputo dare anche la vita per salvare quella degli altri. 

 Gli infermieri hanno affrontato e saputo affrontare a tutti i livelli di responsabilità, in tutti i momenti e in tutti i contesti situazioni difficili, spesso drammatiche, senza mai perdere di vista la salute dei cittadini e anche per questo motivo va a tutti il grazie da parte dell’Ordine e il riconoscimento delle Istituzioni attraverso azioni concrete, strutturali e attuali, sempre più aderenti ai nostri elevati livelli di qualificazione e al nostro contributo sugli esiti di salute dei cittadini. Questa giornata deve essere anche di rispetto e di conferma che gli infermieri ci sono e non faranno mai venir meno il loro contributo, la loro competenza, la loro capacità di relazione, la loro disciplina e la loro disponibilità ai cittadini e al Servizio sanitario. 

In questa giornata - il Presidente Daniel Pedrotti e tutto l’Ordine delle Professioni Infermieristiche della Provincia Autonoma di Trento, su iniziativa e congiuntamente alla Federazione Nazionale – invita tutte le colleghe e tutti i colleghi infermieri ad un minuto di silenzio all’inizio di ogni turno di lavoro sabato 20 febbraio, compatibilmente con le esigenze di cura e assistenza a cui ognuno di noi è dedicato e che deve garantire e nel rispetto di tutte le norme anti-CoViD. Un gesto dall’alto valore simbolico per ricordare i nostri colleghi che non ci sono più perché hanno dato la vita per tenere alto il nome della professione, come pensiero per tutti i colleghi che hanno lottato per essere stati contagiati mentre aiutavano gli altri e per tutti i cittadini-pazienti ai quali è rivolto ogni giorno tutto l’impegno della nostra professione".


IL MESSAGGIO DI MATTARELLA

"Il nostro sistema sanitario nazionale, pur tra le tante difficoltà, sta fronteggiando una prova senza precedenti e si dimostra più che mai un patrimonio da preservare e su cui investire, a tutela dell'intera collettività. Per queste ragioni rivolgo, a nome di tutti gli Italiani, un saluto riconoscente a tutto il personale sanitario ed esprimo commossa vicinanza ai familiari dei caduti per la salvaguardia della salute di tutti noi". E' il messaggio inviato di Sergio Mattarella, al Presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, Filippo Anelli nella prima Giornata Nazionale del personale sanitario.

Nel messaggio di Sergio Mattarella, al Presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, Filippo Anelli nella prima Giornata Nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato, il Capo dello Stato afferma che questa è "importante occasione per rinnovare la più profonda riconoscenza del Paese verso tutti coloro che con professionalità e abnegazione si sono trovati, e tuttora si trovano, in prima linea nel fronteggiare l'emergenza pandemica che, a distanza di poco più di un anno dalla sua comparsa, ancora ci affligge".

"Fin dall'inizio della diffusione del virus, il personale sanitario si è dimostrato all'altezza di una minaccia di così vasta portata, impegnandosi al meglio, con tutti gli strumenti a disposizione, al fine di evitare che l'epidemia precipitasse in una catastrofe irreversibile.

È stato un impegno contrassegnato da difficoltà e sofferenze: moltissimi operatori hanno contratto il virus e tante sono le vittime che abbiamo dovuto piangere tra medici e infermieri. Soprattutto a loro va dedicata questa Giornata", si legge nel messaggio. 

"Il prolungarsi della pandemia produce drammatiche conseguenze, segnando di dolori e lutti le nostre comunità e innescando una crisi economica e sociale di grave portata. Antichi squilibri sono aumentati, nuove fratture si sono prodotte. E' necessaria un'azione coraggiosa per ricucire quel che si è lacerato e per rinnovare ciò che è utile a costruire un domani migliore", ha affermato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio al Presidente Nazionale delle Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani (ACLI) in occasione del congresso. "Insieme alle istituzioni, tutti i corpi intermedi e il terzo settore, espressione della società civile, sono chiamati a partecipare alla sfida di una vera e propria rinascita, che ponga la dignità della persona e l'affermazione dell'eguaglianza dei diritti e delle opportunità al centro delle iniziative, come detta la Costituzione Repubblicana. Per assicurare prospettive di un futuro positivo alle generazioni più giovani", dice il Capo dello Stato. "In questo tempo, così difficile, di fronte alle emergenze causate dalla pandemia, è motivo di apprezzamento il loro impegno all'educazione civica, per rafforzare le reti di solidarietà, per ampliare la partecipazione democratica, per ridurre le diseguaglianze sociali", afferma Mattarella nel messaggio alle Acli. "Nelle difficoltà abbiamo riscoperto la capacità di resilienza della nostra gente, il senso del dovere di molti, la solidarietà e la gratuita azione volontaria a favore di chi ha più bisogno, il valore delle reti associative", sottolinea il Capo dello Stato.

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