Condizioni degli orsi rinchiusi al Casteller Sono 4 i fascicoli aperti dalla Procura

Sono quattro i fascicoli aperti dalla procura di Trento sulla custodia, in spazi in questa fase ristretti, degli orsi M49 (meglio conosciuto come Papillon); M57 (il plantigrado di Andalo) e DJ3 (arrivato nel 2001 e oggi veterano del Casteller). L'ultimo procedimento penale è stato aperto ieri dopo che il generale Massimiliano Conti ha consegnato al procuratore della Repubblica Sandro Raimondi la relazione dei carabinieri del Cites sulla base del sopralluogo condotto al Casteller il 14 settembre scorso. Al vertice in procura hanno partecipato anche carabinieri di Verona e di Campobasso e un veterinario.

Il procuratore è parco di comunicazioni: «In questa fase dobbiamo leggere e studiare le carte. Intanto posso dire di aver apprezzato l'enorme competenza dimostrata dai carabinieri del Cites». La relazione sulla condizioni di vita degli orsi custoditi al Casteller, i cui contenuti erano in possesso delle associazioni animaliste già dalla scorsa settimana, hanno provocato una prevedibile offensiva giudiziaria. In pochi giorni sono stati aperti quattro fascicoli su un'ipotesi di maltrattamento di animali. Tra i primi a muoversi, ognuna con il suo esposto, sono state la Lega antivivisezione e l'Oipa. Ieri è arrivato anche l'esposto di Animal Aid Italia. Il quarto fascicolo, dal maggior peso probatorio, è proprio quello aperto sulla base della relazione dei carabinieri del Cites. Al momento non ci sono persone indagate.

«In conclusione - scrivono i carabinieri - si ritiene che le condizioni di detenzione degli orsi, che dovranno prolungarsi per un periodo di diversi mesi, non garantiscano adeguate condizioni di benessere degli esemplari. La traslocazione dell'orso DJ3 potrebbe determinare un miglioramento delle condizioni di captivazione della femmina, tuttavia tale traslocazione comporta potenziali rischi per l'incolumità del medesimo e/o degli altri individui ospitati nella struttura di Spormaggiore. Si evidenzia che, tenuto conto delle dimensioni e la struttura del recinto Casteller, pur con gli adeguamenti programmati, la prevista cattura e captivazione di ulteriori tre individui metterebbe in difficoltà l'intero sistema di gestione».

I lavori però hanno stressato i tre orsi le cui condizioni sono peggiorate nelle ultime settimane come conferma il report di Roberto Guadagnini, il veterinario incaricato dalla Provincia di vigilare sul benessere degli orsi. Il report relativo al 10 settembre segnalava, nel giro di 48 ore, un impovviso peggioramento (poi altrettanto rapidamente rientrato). «Tutti e tre gli orsi - si legge nel report - versano in una situazione di stress psico-fisico molto severa, dovuta in primis alla forzata e stretta convivenza dei tre esemplari, contrariamente a quanto permette la base etologica di specie ed alle ridotte dimensioni degli spazi a disposizione. M49 ha smesso di alimentarsi e scarica tutte le sue energie contro la saracinesca della tana. Reagisce in maniera nervosa alla presenza umana. M57 si alimenta, ma ripete costantemente dei movimenti in maniera ritmata, prodromo di stereotipia. Presenta anche lesione cutanea nell'avambraccio sinistro, dovuta allo sfregamento. DJ3, a causa della presenza e degli atteggiamenti degli altri due esemplari, spaventata, si è nascosta nel boschetto del recinto esterno, e non torna in tana per alimentarsi». Viene dunque somministrato a M49 e M57 l'alprazolam, un ansiolitico.

Per l'Oipa la situazione rimane grave al punto che l'associazione ha presentato in procura istanza di sequestro preventivo del Centro faunistico della Provincia "Casteller" «per inidoneità della struttura a ospitare gli orsi attualmente detenuti, e gli altri che si prevede di catturare». L'associazione si riserva di presentarsi in giudizio come parte civile.
«La nostra richiesta - sottolinea il presidente dell'Oipa, Massimo Comparotto - vuole scongiurare l'ipotesi di ulteriori catture e reclusioni di plantigradi, date le ordinanze di captivazione permanente emanate dal presidente della Provincia l'11 e il 27 agosto scorso, e chiede la liberazione di tre orsi attualmente detenuti nelle cosiddette "tane": cubicoli di cemento di pochi metri quadrati».

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