La moglie di Simeoni muore a pochi giorni dalla scomparsa del marito

di Marica Viganò

Si è spenta a pochi giorni di distanza dal marito. Maria Grazia Giovannini, 88 anni, moglie dell’ex procuratore della Repubblica di Trento Francesco Simeoni, è morta nel sonno: il suo cuore non ha retto alla scomparsa del compagno di vita. La signora Maria Grazia lunedì sera è andata a dormire, dopo aver salutato i figli. Non ha più riaperto gli occhi. Ieri mattina i familiari l’hanno trovata a letto, senza vita.

Originaria di Rizzolaga sull’altopiano di Piné, sorella del giornalista Augusto Giovannini, è sempre stata “dietro le quinte” rispetto all’esposizione che caratterizzava la carriera del marito (fu procuratore capo per ben 16 anni, occupandosi tra l’altro delle indagini sul disastro di Stava e sulla Tangentopoli trentina), ma era lei a tenere le relazioni con la comunità, era lei il pilastro della casa, della famiglia. «Vicino a un grande uomo c’è sempre una grande donna: è questo che ho sempre pensato vedendo i miei genitori» evidenzia la figlia Chiara, a nome anche dei fratelli Marco e Lorenzo.

Nella casa di via Malpaga Maria Grazia Giovannini aveva cresciuto i figli, e nella stessa abitazione ha deciso con il marito di trascorrere l’età anziana. Gli ultimi mesi sono stati particolarmente difficili per la signora Maria Grazia: la salute del marito che improvvisamente è peggiorata e la successiva scomparsa dell’uomo con cui ha trascorso 66 anni di vita sono stati eventi che l’hanno travolta. Il suo cuore non ha retto al dolore. A due settimane di distanza dal marito, Maria Grazia Giovannini ha chiuso gli occhi per sempre.

Il funerale verrà celebrato venerdì 14 alle 14.30 nella chiesa parrocchiale di Rizzolaga, in omaggio alla comunità pinetana a cui la famiglia Giovannini era particolarmente legata. La sepoltura avverrà invece nel cimitero di Trento, accanto al marito.

«Mamma e papà erano un coppia molto felice e unita, nel bene e nel male dato che la mio padre con la sua professione ha avuto anche momenti difficili - ricorda la figlia - Mamma gli è sempre stata vicina e solidale. Lo scorso 4 ottobre avevano festeggiato assieme a noi figli e ai nipoti i 66 anni di matrimonio. Mio padre proveniva da una famiglia molto modesta, lavorò per mantenersi gli studi universitari ed è riuscito con mamma a creare una grande famiglia. Entrambi sono stati per noi esempio di amore e di onestà».

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