Coop sociali, salari troppo bassi

Con una lettera a firma congiunta, il segretario generale della Cgil Franco Ianeselli e il segretario della Funzione pubblica Giampaolo Mastrogiuseppe chiedono l'urgente apertura del tavolo contrattuale per il settore della cooperazione, in particolare per quanto riguarda le cooperative sociali. L'intervento si innesta nel dibattito di questi giorni, che vede l'aumento delle retribuzioni per il vertice della Federazione mentre, alla base, si profilano invece peggioramenti delle condizioni con, ad esempio, il mancato riconoscimento dell'indennità di rimborso chilometrico per chi fa assistenza agli anziani a domicilio.
«Su questo elemento - puntualizzano i due sindacalisti - c'è la pressione di alcune grandi cooperative sociali, anche se fortunatamente non tutte». Tutto questo mentre i contratti collettivi sono ormai obsoleti: cinque anni senza rinnovo per quello nazionale e undici per quello integrativo provinciale.
Ianeselli e Mastrogiuseppe si rivolgono alla presidente di Federcoop Marina Mattarei : «La cooperazione riveste in Trentino, e non solo, un ruolo strategico per l'intera comunità. In particolare, il settore delle cooperative sociali assicura servizi prevalentemente rivolti alla cura delle persone: anziani, minori, persone in difficoltà. Vi è impiegato prevalentemente personale femminile e ci troviamo di fronte, più frequentemente di quanto si rappresenti, a persone monoreddito e con figli a carico, con contratti di lavoro che difficilmente assicurano una concreta realizzazione personale, anche perché sono contratti a tempo parziale sempre più spesso imposti in onore di una crescente richiesta di flessibilità. Spesso sono contratti di poche ore a settimana e uno dei problemi più frequenti è che non viene adeguatamente riconosciuto il tempo impiegato per spostarsi da un utente all'altro».
«Nella convinzione di intercettare anche una sua personale sensibilità nei confronti di queste problematiche - concludono i due segretari - chiediamo l'immediata apertura di un tavolo di confronto territoriale per arrivare al rinnovo del contratto integrativo provinciale».

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