Truffa ai danni di un anziano: novantasettenne derubato di 750 euro

Nuova truffa ai danni di anziani da parte di malviventi senza scrupoli: l’ultimo caso si è verificato nel primo pomeriggio di ieri nel capoluogo, dove un novantasettenne è stato gabbato da un finto tecnico del gas che gli ha sottratto 750 euro, presentandosi addirittura dotato di lettore Pos portatile.

Tutto è acccaduto in pochi istanti verso le 13.15, nel quartiere di Cristo Re: l’anziano aveva appena salutato la figlia, che si era intrattenuta nella casa del genitore per preparargli il pranzo e mangiare con lui. La donna lo aveva poi salutato ed è stato a quel punto, pochi minuti dopo, che il truffatore è entrato in azione. Come ha raccontato poi la vittima stessa, contattando telefonicamente i propri familiari, un uomo ben vestito, giovane, apparentemente sui trentacinque o quarant’anni si è presentato alla porta dell’anziano, spacciandosi per un addetto alla verifica della fornitura del gas. È riuscito con i suoi modi posati ed educati a vincere la diffidenza dell’uomo - «gli abbiamo sempre detto di non far entrare mai nessuno in casa, se non dopo averci contattati», hanno spiegato poi, desolati, i familiari - entrando così nell’appartamento e dicendo di dover effettuare la lettura del contatore. Che neppure si trova in casa: il malvivente si è recato in un altro locale per fingere così di dare un’occhiata alla caldaia o ad altri apparecchi, unicamente per rendere credibile e giusiticabile la sua presenza in casa.

Dopo un rapido sopralluogo, ha comunicato all’anziano che avrebbe dovuto pagare una somma pari a circa 300 euro, per non ben specificati motivi, forse parlando di un conguaglio, legati al consumo di gas. L’anziano a quel punto si è mostrato inquieto, spiegando di non avere con sé denaro contante. Il truffatore ha replicato serafico che la cosa non rappresentava affatto un problema e, una volta estratto dalla borsa che aveva con sé un lettore Pos portatile, si è fatto consegnare la tessera Bancomat.

«Si è fatto dettare il codice Pin - hanno spiegato infuriati i familiari dell’anziano truffato - dando il là ad una transazione da 750 euro». Pochi minuti dopo il novantasettenne, ancora frastornato, ha compreso che vi era la possibilità di essere stato truffato ed ha contattato il genero, che ha cercato di raggiungere la casa dell’anziano più rapidamente possibile, contattando nel frattempo le forze dell’ordine, con gli operatori del 112 che lo hanno messo in comunicazione con la polizia. Gli agenti hanno raggiunto l’abitazione della vittima del truffatore raccogliendo la sua circostanziata testimonianza, mentre i familiari del novantasettene si sono recati in banca per bloccare il bancomat del congiunto, del quale il malvivente aveva carpito il Pin e che avrebbe dunque potuto essere clonato. Purtroppo non è stato possibile, invece, bloccare la transazione da 750 euro.

La speranza, tuttavia, è che risalendo all’istituto di credito destinatario del pagamento possa essere possibile risalire all’identità del truffatore. Di certo non sarà facile, dato che presumibilmente il responsabile avrà fatto in modo di rendersi difficilmente individuabile, ma il lavoro da parte delle forze dell’ordine è comunque attivamente in corso. La raccomandazione, ad ogni modo, è quella di diffidare sempre dall’intervento a domicilio di persone che si presentano come addetti di società di servizi.

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