La Chiesa trentina si dà al turismo Aperti i Bed & Breakfast della solidarietà

di Franco Gottardi

La Chiesa trentina si è messa a fare l'albergatrice. Ha aperto in provincia di Trento ben tre Bed & Breakfast, a cui si sono aggiunti alcuni appartamenti vacanza dati in affitto. Le strutture, rintracciabili su booking.com o attraverso il sito ospitalitatalenti.it, sono situate a Trento, all'inizio di via della Saluga, a Roverè della Luna, a San Martino e Massone di Arco e a Varone, sopra Riva del Garda. Sono state inaugurate tra l'inizio dell'anno e il mese di aprile e stanno funzionando a pieno ritmo, al di là delle aspettative. 

La fascia in cui si collocano le strutture, che offrono in totale 47 posti letto, è quella medio alta; vengono applicati prezzi di mercato e le recensioni ricevute dagli ospiti sono finora lusinghiere. Diciamo che forse la Fondazione Comunità Solidale, l'ente religioso che ha messo in piedi l'iniziativa, ha scelto il momento giusto, un anno ottimo per il turismo, per avviare il business.  

Dunque obiettivo raggiunto? «Il nostro obiettivo non era e non è certo quello di far soldi» frena il presidente Antonio Pacher. La Fondazione persegue finalità di solidarietà sociale e gestisce servizi di accoglienza, ascolto e accompagnamento delle persone, come Casa Bonomelli, altri alloggi sociali e le unità di strada che danno una mano ai senza dimora. Cerca insomma di dare una mano a chi affronta una fase difficile della propria vita o è rimasto senza lavoro; ed è proprio questa la molla che ha fatto partire il progetto dei B&B: dare un'opportunità a chi è in difficoltà. «Lo spirito - spiega Pacher - è quello di condividere un'esperienza di accoglienza cristiana di incontro e condivisione». Non a caso l'avvio e la gestione sono stati affidati all'«area lavoro» di FCS che oggi tra addetti al marketing, all'accoglienza, alle colazioni e alle pulizie garantisce un impiego a 25 persone. «Abbiamo aiutato - spiega Raffaele Michelotti. responsabile dell'area lavoro - le persone più colpite dalla crisi, gente che magari ha una famiglia a carico ma anche giovani che fanno fatica a trovare un impiego, a cui abbiamo affidato il check in. Sono esperienze, per chi viene dal disagio, responsabilizzanti che portano a una crescita professionale e anche umana». 

Il risultato è una dedizione e un entusiasmo sopra alla media. «Il personale sta dando molto ed è bello sperimentare la gioia di queste persone, far capire loro che ci interessano» aggiunge Pacher. Che ora con i proventi dei primi mesi ha intenzione di allargare l'offerta sfruttando altri spazi liberi. Gli alloggi utilizzati per aprire le strutture ricettive sono spazi della diocesi censiti per metterli a disposizione dei profughi ma che per qualche motivo non potevano essere utilizzati a quello scopo. Sono state recuperate due canoniche, un piano dell'oratorio e un appartamento dell'Arcidiocesi a Massone di Arco e un piano dell'edificio di via Saluga dove FCS ospita alloggi sociali e una casa per il reinserimento di homeless e persone in difficoltà. Inizialmente all'interno della curia l'idea di aprire veri Bed & Breakfast confrontandosi col mercato ha trovato delle resistenze. Ma Pacher e Michelotti, che vengono dal settore privato, sono riusciti a convincere le alte sfere che il denaro non è sempre da considerare lo «sterco» del diavolo e che offrire ospitalità alle stesse condizioni del mercato significa anche dare dignità e autostima a chi ci lavora, che è poi il vero obiettivo del progetto. «Poi se avanza qualche soldo - sorride Pacher - sappiamo come impiegarlo nei tanti progetti di solidarietà avviati». 

Le finalità sociali si riflettono anche nell'indotto creato dalla nascita dei B&B. Per le sistemazioni sono state ingaggiate soprattutto le cooperative di lavoro che si occupano di disagio, come Progetto ?92 che ha realizzato i mobili. Per quanto riguarda i prodotti si cercano quelli a chilometro zero e in prospettiva si pensa di completare la filiera mettendo a produzione i terreni agricoli di cui la diocesi dispone. Intanto si pensa alla formazione del personale, con corsi di lingue e nel settore alberghiero. Per un'impresa solidale a tutto tondo.

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