Tempesta di sms il datore di lavoro dell'ex Donna a processo per molestie

Lui era geloso: non voleva che la compagna frequentasse via Fogazzaro, dove si trova la sede di Aquila Basket, per evitare che potesse incontrare altri uomini (pare che lei in passato avesse avuto una storia con un giocatore dell’Itas Volley).

Lei era gelosa: indusse il suo ex compagno a credere di avere un tumore al fegato, una menzogna per rendersi indispensabile agli occhi del suo ex. È evidente che non era un rapporto facile quello che legava un cameriere straniero ad una donna di Trento. Quest’ultima è ora imputata per  molestie (quella che segue è la ricostruzione fatta dall’accusa).

Al naufragare del rapporto sentimentale, la donna se la prese con il datore di lavoro del cameriere, imprenditore che gestisce due locali in città e che, suo malgrado, venne coinvolto nelle fibrillazioni che caratterizzavano la vita sentimentale del suo dipendente.

Quando la relazione attraversava momenti difficili, cioè spesso, il datore di lavoro veniva investito dagli sms della donna che esponeva le difficoltà della coppia. Quando alla fine i due si lasciarono, lei non si rassegnò e spesso si appostava nei pressi dei locali per cercare di intercettare il suo ex compagno. In un caso i due si misero a litigare davanti ai clienti, una situazione evidentemente inaccettabile per il titolare del locale.

Questi cercò di modificare il luogo di lavoro e gli orari del cameriere, così che i due ex non avessero occasioni di contatto e di scontro. A più riprese chiese anche alla donna si smetterla di tempestarlo di messaggi a tutte le ore del giorno e della notte, sms che erano diventati oggetto di discussioni anche con la compagna dell’imprenditore.

I comportamenti molesti però pare non si siano attenuati. Anzi, sarebbero arrivate anche telefonate dal tono minaccioso da parte di persone che si qualificavano come parenti della donna. Lei, tra l’altro, pare che non avesse smesso di cercare contatti con il cameriere: si appostava dall’altra parte della strada e rimaneva in attesa, fissando l’interno del bar.

Nel dicembre del 2015, stufo dei continui messaggi e preoccupato per i riferimenti minacciosi, l’imprenditore,  assistito dall’avvocato Marcello Paiar, si decise a sporgere querela.

Ora l’ex compagna del cameriere è imputata per il reato di molestie. Nel corso della prima udienza del processo sono stati sentiti alcuni dei protagonisti della vicenda, tra cui lo stesso imprenditore, parte lesa, che ha confermato il pressing a cui era stato sottoposto da parte dell’odierna imputata benché il suo unico intento fosse quello di garantire al suo dipendente  serenità almeno sul posto di lavoro. Il processo è stato poi aggiornato per la deposizione degli ultimi testi e per la sentenza.

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