Si finge parrocchiano Tentata truffa al prete

Tentata truffa ai danni di un sacerdote a Trento, da parte di un uomo che, fingendosi suo parrocchiano in difficoltà, ha tentato di farsi consegnare del denaro.

È accaduto qualche mese fa quando, una mattina come tante il religioso aveva ricevuto una telefonata. Dall’altra parte dell’apparecchio c’era un uomo che si era presentato con un nome diverso dal proprio, tentando di farsi riconoscere dal suo interlocutore come il genero di una anziana parrocchiana.

Il presunto truffatore ha proseguito nel suo racconto, spiegando di aver avuto un incidente stradale mentre, assieme alla moglie e alle figlie in tenera età, era impegnato in un viaggio in autostrada.

L’uomo aveva spiegato di aver contattato il parroco nell’impossibilità di comunicare rapidamente con altri familiari e nella stringente necessità di ricevere dei soldi per pagare il soccorso stradale. Per dare ancor più credito al proprio racconto, aveva poi passato al religioso anche un’altra persona, che si era presentata come carabiniere, parte della pattuglia di militari che si stava occupando dei rilievi dell’incidente stradale. Il truffatore ha poi iniziato a ribadire le sue richieste in maniera sempre più stringente, fornendo al religioso gli estremi di una carta prepagata da ricaricare.

A quel punto, però, il sacerdote ha iniziato a insospettirsi, cercando di avere conferme della veridicità del racconto del suo interlocutore telefonico: gli ha chiesto di ripetergli il nome e l’indirizzo della suocera, gli ha chiesto di poter parlare con una delle figlie dell’uomo. E quando ha sentito la voce di quest’ultima, di una donna senza dubbio matura, il parroco ha capito di essere di fronte molto probabilmente ad un tentativo di truffa ed ha riattaccato.

A quel punto il presunto truffatore ha iniziato a contattare anche il numero fisso della canonica. Il parroco si è subito rivolto agli agenti della polizia locale del capoluogo che hanno condotto accurate indagini.

L’uomo, un trentaseienne italiano, che non risiede nella parrocchia curata dal sacerdote ma nelle Marche, è stato ora denunciato con l’accusa di tentata truffa.

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