Uffici giudiziari provincializzati Cgil all'attacco sulla mobilità

«La definitiva sconfitta dei dipendenti statali appartenenti al personale amministrativo degli uffici giudiziari di Trento e Bolzano, circa 400 impiegati, è arrivata con la circolare ministeriale del Dipartimento della Giustizia n. 33/2017 del 3 luglio 2017, a poche ore dalla scadenza per poter esercitare il diritto di opzione (cioè la facoltà per rimanere nei ruoli statali e quindi di non transitare nei ruoli regionali), fissata per ieri 6 luglio.

Ad affermarlo è la segreteria regionale della Flp del Trentino Alto Adige.

«Nella circolare - spiega la Federazione lavoratori pubblici - è scritto che chi vuole trasferirsi in uffici giudiziari di altre regioni d’Italia lo può fare tranquillamente, chi invece vuole rimanere a lavorare a Trento o Bolzano, in altre amministrazioni statali (es. ministero interno, ministero difesa, agenzia entrate, agenzia dogane, commissioni tributarie), può presentare domanda di comando presso le predette amministrazioni, previa richiesta di trasferimento in altri Uffici Giudiziari di altre Regioni.

Cioè, prima ti trasferisco a Palermo, Napoli, Milano e poi, forse, ti faccio ritornare a Trento o Bolzano in modo assolutamente precario (tutti sanno che i comandi si possono interrompere in qualsiasi momento) e quindi non ti garantisco di lavorare e vivere laddove lo hai fatto, magari, per trent’anni. Un vero e proprio ricatto».

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