«No a profughi dall'Italia» Vienna, «muro» del ministro

Il ministro della Difesa austriaco è contrario all’accoglienza di profughi dall’Italia in Austria.

«Fino a quando continua a esistere un’immigrazione illegale e non controllata, e l’Austria ne è fortemente colpita, non può esserci alcuna ulteriore via legale per i richiedenti asilo», ha detto Hans Peter Doskozil all’Apa.

Con 36 mila richieste di asilo in Austria nel 2016, rispetto alle circa 120 mila in Italia, il confronto proporzionale rispetto al numero di abitanti dei due Paesi, mostra che l’Austria è «colpita» dal fenomeno «molto più dell’Italia, e cioè il doppio».

Se il rapporto fra le popolazioni in Austria e Italia è di 1 a 7, il rapporto nelle richieste di asilo è di 1 a 3. «Questo dimostra che l’Austria è colpita in misura in gran lunga superiore», afferma il ministro. «Al momento sono contrario al fatto che si apra questa via legale per i richiedenti asilo», ha affermato.

Il ministro dell’Interno Marco Minniti, ha recentemente spiegato in un’intervista a La Stampa che l’Austria, (come la Svizzera, e soprattutto la Germania), ha promesso di «aprire le porte a quote significative di migranti».

Doskozil vede favorevolmente l’apertura di centri per le procedure di asilo al di fuori dell’Europa, uno scenario che aprirebbe vie legali all’immigrazione in Europa, «sotto la rigorosa condizione che non ci potrebbe essere alcuna immigrazione illegale».

Centri del genere andrebbero aperti in Paesi come il Niger, secondo il ministro. E questo alleggerirebbe il peso di paesi come Italia e Grecia.

Doskozil vuole infine misure di rafforzamento del controllo ai confini lungo la rotta dei balcani. L’obiettivo sarebbe poter prevedere l’impegno dei soldati austriaci, in modo bilaterale, per la protezione delle frontiere, anche negli altri Stati.

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