Sole 24 ore, crisi e irregolarità perquisizioni, dieci indagati

Il nucleo speciale di Polizia valutaria della Gdf sta eseguendo 4 decreti di perquisizione nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Milano sui conti del gruppo Sole 24 Ore.

Inchiesta che al momento vede 10 persone indagate per false comunicazioni sociali e appropriazione indebita da circa 3 milioni di euro.

Al centro dell’indagine una presunta fittizia sottoscrizione di decine di migliaia di abbonamenti digitali.

Nell’inchiesta sono indagati per false comunicazioni sociali, tra gli altri, anche l’ex presidente del Gruppo Benito Benedini, l’ex Ad Donatella Treu e il direttore responsabile del quotidiano, il giornalista Roberto Napoletano.

L'inchiesta affidata al pool reati economici è stata avviata tra l'altro dopo l'esposto di Adusbef nel quale si ipotizzano i reati di falso in bilancio e false comunicazioni sociali.

I pm stanno acquisendo materiale sulla vicenda, che è oggetto anche di un confronto sindacale, con la redazione del giornale che a larga maggioranza ha sfiduciato il direttore Roberto Napoletano.

Il gruppo 24 Ore, che fa capo a Confindustria, oltre a pubblicare il quotidiano, detiene la proprietà di Radio 24 e di altre teestate gironalistiche ed è attivo nel settore della formazione professionale e del software gestionale per aziende.

«La situazione contabile - aveva spiegato il giornalista del Sole e sindacalista Alessandro Galimberti, intervistato da Radio Popolare - è arrivata a un livello pericoloso, nel senso che il patrimonio sociale è quasi completamente eroso, il bilancio semestrale è in rosso in misura preoccupante, il gruppo è a rischio di tenuta.

La crisi viene da molto lontano e da sei anni i rappresentanti sindacali dei giornanlisti denunciano questa situazione. Fino al 2009 il gruppo acquisiva aziende, in una serie di operazioni legate alla quotazione in borsa. Ma alcune di quelle attività acquisite erano tate quantomeno sopravvalutate.

Nella fase seguente è cominciata la crisi di liquidita, sono mancate scente strategiche, fu allontanato un direttore generale che proponeva una cura dimagrante.

Nel 2011 con l'arrivo del direttore giornalistico Napoletano si è lavorato molto per far crescere di nuovo sia l'edizione cartacea sia il digitale. Questo sforzo dal 2012 a oggi viene accompagnato da un clamoroso successo editoriale di vendite.

Poi, con il nuovo ad Gabriele Del Torchio, si ravvisano quelle che secondo lui sono gravi irregolarità contabili, che probabilmente riguardano anche il computo delle copie digitali.

Si scopre che c'è una società a Londra che si occupa di intermediazione. Mediante questa società transitano centinaia di miglaia di copie digitali in tentata vendita, copie che finiscono nel computo di Ads.

La redazione è preoccupata dalle verifiche dei bilanci che fa il nuovo ad, e dalla scoperta che a fini di ritorno di immagine della direzione, risulterebbe un po' drogato il successo editoriale del Sole, quotidiano che resta comunque il terzo per copie realmente vendute.

Si va dunque in assemblea di redazione e tre quarti dei giornalisti votano la sfiducia al direttore».

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