Bovini malati di «lingua blu» Emergenza negli allevamenti

Alto Adige in allarme dopo che si è saputo dei focolai in Veneto. Espansione anche in Friuli, nuovi casi sono stati rilevati in Lombardia

È in corso una vera emergenza negli allevamenti del Nordest per la malattia della lingua blu.

La Provincia di Bolzano rivolge un appello ai proprietari di ruminanti affinché vaccinino i loro animali. «In Veneto i focolai censiti sono oltre 340, la malattia si sta espandendo anche in Friuli, nuovi casi sono stati rilevati in Lombardia (Brescia) e nei pressi di Cremona», afferma Ernst Stifter del servizio veterinario provinciale al rientro da una riunione che si è tenuta a Padova. «A queste temperature - spiega - le zanzare che trasmettono il virus della febbre catarrale sono ancora attive».

Un recente decreto del direttore del servizio veterinario rende La vaccinazione contro la febbre catarrale obbligatoria. I possessori di ruminanti sono quindi invitati a contattare immediatamente il veterinario aziendale e vaccinare i propri animali che abbiano superato il mese di vita. I bovini devono essere vaccinati più volte, mentre per pecore e capre basta una sola volta.

«Il costo del vaccino e l’iniezione sono a carico della pubblica amministrazione», afferma l’assessore all’agricoltura Arnold Schuler.

Il veterinario provinciale Paolo Zambotto sottolinea quindi l’importanza di identificare con un marchio auricolare gli animali vaccinati. Il decreto prevede che a partire dal 1 aprile 2017 possano essere condotti ad aste, fiere, mercati ed esposizioni solo gli animali sensibili alla Blue Tongue che sono stati preventivamente vaccinati oppure quelli di età inferiore a 90 giorni nati da madri vaccinate.

La vaccinazione contro la febbre catarrale viene definita «di fondamentale importanza» per la transumanza 2017 nelle vicine province di Trento e Belluno, che sono aree ora «proibite».

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