Tragedia in montagna poco fa: due morti sulla Presanella

Precipitati lungo un canalone per 300 metri, per schiantarsi poi sulle rocce. Sono morti così due coniugi milanesi, vittime di un incidente in montagna sulla Presanella in Trentino. I due, Massimo Albini e Beatrice Corona, entrambi di 54 anni risiedevano nel quartiere milanese della Comasina.    Erano partiti poco dopo l'alba per affrontare l'escursione in una delle prime belle giornate della stagione alpinistica estiva che si è aperta proprio in questi giorni dopo le settimane di maltempo che hanno caratterizzato il clima nelle Alpi.    I due milanesi stavano salendo legati assieme, lungo uno dei classici percorsi che portano a Cima Vermiglio, a quota 3458, poco distante dalla più nota cima Presanella.    I due coniugi non erano soli nell'area alpina. Erano parecchie, infatti, le comitive di alpinisti che stavano percorrendo quella via all'interno del canalone Nord. Il percorso è uno dei preferiti da chi intende salire la montagna con gli sci in spalla, per poi affrontare la ripida discesa sulla neve all'interno del canalone che si affaccia sulla vallata.    Improvvisamente uno dei due alpinisti ha perso l'appiglio, trascinando nella caduta anche il compagno, dato che i coniugi erano assicurati con una corda che li univa.    Alcuni componenti delle altre cordate li hanno visti cadere e non hanno potuto fare nulla per fermarli, vedendoli, alla fine, sfracellarsi sulle rocce. Ci sono state serie difficoltà per dare l'allarme al Soccorso Alpino: nella zona dove è avvenuta la disgrazia, infatti, i telefonini non ricevono e così un alpinista che già si trovava a monte dell'area dell'incidente ha dovuto salire ancora più in alto finchè è riuscito a far funzionare il cellulare ed a mettersi in contatto con la centrale di Trento del soccorso alpino.    Immediatamente è scattata la macchina prevista in questi casi e ed è stato fatto decollare un elicottero di Trentino emergenza che ha provveduto a portare in quota gli uomini del soccorso alpino. Complesse le fasi del recupero delle due salme, che sono state infine raggiunte e portate a valle.


 

AGGIORNAMENTO DELLE 12.15 - La comitiva stava salendo lungo la via Normale. All'alba era transitata dal rifugio Denza, pare senza fermarvisi, per poi proseguire verso la cima di Vermiglio, che stava per raggiungere quando si è verificata la tragedia. La caduta dei due escursionisti nel vuoto dovrebbe risalire alle 9 circa, dato che l'allarme è stato dato un'ora dopo il dramma, quando chi era con loro è riuscito a raggiungere la vetta trovando campo per le comunicazioni telefoniche.


Tragedia in montagna, poco fa: due giovani sono morti dopo essere precipitati nel vuoto mentre stavano effettuando un'escursione. L'allarme è scattato poco dopo le 10: per il momento le informazioni sono solo frammentarie. Pare che i ragazzi facessero parte di una comitiva.

Al momento i soccorritori sono ancora al lavoro, purtroppo unicamente per recuperare le salme delle due vittime.

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