Progettone, lavoratori furenti «Firmano un accordo negativo»

Ottanta nuovi assunti grazie al Progettone. E, messa così, sarebbe senza dubbio una bella notizia.

Il problema però, almeno secondo un gruppo di lavoratori, è dove la Provincia andrà a prendere i soldi per queste nuove assunzioni. A riferirci della questione è uno di loro: «Ogni anno tra pensionamenti e assunzioni si crea una sorta di equilibrio.

Il problema è che ora vogliono far firmare un contratto a ottanta nuove persone ma senza costi aggiuntivi, prendendo i soldi direttamente dai lavoratori. Ci verranno tolti dalla busta paga circa duemila euro, che ci verranno ridati sotto forma di premi di produzione, per avere così una tassazione più bassa. Diciamo che è tutto un gioco di saldo irpef e di defiscalizzazione».

Insomma, secondo chi protesta la questione è legata a un togli da una parte e rimetti in forma diversa, con un guadagno immediato e futuro solo da parte del datore di lavore, in questo caso la Provincia.

«Noi andremo a perdere già adesso un po' di soldi, ma molti di più ne perderemo nella pensione: con questa operazione ci tolgono indennità, quattordicesima e scatti di anzianità, sostituendole con premi di risultato e buoni pasto. Ma il problema è che tutto ciò comporterà una pensione più bassa, un tfr minore e una capienza irpef che cala».

Il nostro interlocutore ci tiene poi a sottolineare come non sia contrario alle nuove assunzioni, anzi. «Figuriamoci. Anzi, pur di assumere queste persone, ma senza doverci rimettere direttamente, abbiamo formulato una proposta, che permetterebbe, calcolatrice alla mano, di far avere un contratto a 85 e non a 80 lavoratori. Ma niente».

Il problema, però, sarebbero i sindacati. «Cgil, Cisl e Uil non stanno facendo gli interessi dei lavoratori e non ci stanno tutelando. In alcune riunioni hanno anche ammesso che avevamo ragione e che questo nuovo contratto è una fregatura. Però, nonostante questo, stanno andando avanti, sfruttando anche il fatto che molti non si rendano conto di quello che accadrà alle loro pensioni, perché le vedono come una cosa lontana nel tempo».

A proposito di tempo: ce n'è pochissimo.

«Mercoledì sindacati e Provincia dovrebbero firmare l'intesa. Noi stiamo provando in ogni modo a far emergere la questione, siamo andati anche dal Movimento 5 Stelle a chiedere un aiuto e un po' di solidarietà. Speriamo».
Qualche giorno fa il consigliere Claudio Cia aveva interrogato l'assessore Olivi, sostenendo che con questo contratto la Provincia trasforma i poveri in deboli.

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