Truffa delle caldaie, tre calabresi condannati

Erano spariti prima di pagare le caldaie e le stufe che avevano ordinato e che, ovviamente, sono scomparse con loro. Tre calabresi, due 43enni ed un quarantenne, sono stati condannati dal tribunale di Trento ad un anno di reclusione e 400 euro di multa, con la sospensione della pena subordinata all'integrale risarcimento dei danni. Insomma, o trovano 22mila euro da versare alla ditta trentina che avevano truffato o la loro posizione si complica. 

I tre, nell'aprile 2014, avevano ordinato caldaie murali a gas per un valore superiore a 15mila euro. La ditta truffata, prima di procedere con la consegna, aveva anche effettuato alcune verifiche in merito all'affidabilità e alla solvibilità dei tre nuovi clienti, e tutto pareva in regola. Il materiale era stato consegnato a Spini. Con la scusa di essere in attesa del pagamento di un cliente, i tre avevano consegnato un assegno post datato e, con l'occasione, ordinato altra merce: stufe a pallets per 6.800 euro.

Il giorno stesso in cui le stufe sono state consegnate, i complici calabresi avevano caricato tutto su un camion ed abbandonato la sede di Spini, dicendo all'impiegata di non ripresentarsi più al lavoro. Si erano poi resi irreperibili. La caldaie, come emerso dalle indagini sarebbero state consegnate ad un'altra ditta, che poi le aveva rivendute.  

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