Doppio attentato incendiario ai ripetitori Antenne in fiamme a Trento e Tavernaro

Antenne in fiamme a Gardolo e Taverna. In alcune zone si registrano problemi di ricezione telefonica

Doppio rogo a ripetitori telefonici: il primo a Spini di Gardolo, il secondo a Tavernaro, il terzo in Maranza. Due incendi distanti tra loro, ma riconducibili probabilmente alla stessa mano anarchica e di chiara origine dolosa. Le fiamme sono state prontamente domate dai vigili del fuoco e sugli episodi sta indagando la Digos.

Presso i due incendi - scoppiati nel giro di un’ora - non sono state trovate scritte né, per ora, sono giunte rivendicazioni, ma appare evidente che i due roghi sono collegati e le modalità di azione portano alla pista anarco insurrezionalista.

Il primo allarme è arrivato alla centrale operativa 115 alle 18.30: le fiamme hanno coinvolto una centralina in via Monaco, a Spini. Sul posto sono prontamente intervenuti i vigili del fuoco volontari di Gardolo con l’autobotte e i pompieri permanenti, che nel giro di poco hanno avuto ragione delle fiamme. 

Mentre a Gardolo erano in corso le operazioni di spegnimento dell’incendio, intorno alle 19 è arrivato un secondo allarme per i bagliori che illuminavano il bosco del Calisio. Le fiamme, anche in questo caso, hanno interessato un ripetitore: il fuoco ha distrutto il traliccio della Wind che si trova a Tavernaro, in località «Moià». Sul posto hanno operato i vigili del fuoco volontari di Cognola e i permanenti di Trento. Anche qui non sono state trovate scritte o rivendicazioni, secondo quanto emerso dai primi supralluoghi condotti dalla Digos, ma la pista anarchica resta quella privilegiata. Del resto non è la prima volta che un ripetitore nella zona di Tavernaro viene dato alle fiamme. Già nel 2012 un rogo aveva distrutto un traliccio, poco distante da quello interessato ieri sera.

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