Nuova ondata di furti a Trento, cresce la paura. Due milioni per potenziare la videosorveglianza

Non si ferma l’ondata di furti e tentativi di intrusione ai danni di esercizi commerciali nel capoluogo: i malviventi sono infatti entrati in azione anche nella notte tra lunedì e ieri in centro storico, prendendo di mira le vetrine del negozio di articoli da montagna Mountain Sport in piazzetta Lunelli, l’atelier da sposa di Giuliana Orsini in vicolo San Pietro, tra piazzetta Anfiteatro e via Santa Maria Maddalena e, per l’ennesima volta, le vetrine del negozio d’abbigliamento Pretto, nella piazzetta tra passaggio San Benedetto e Galleria Tirrena.

L'Adige.it ha attivato un questionario online per raccogliere i pareri e le segnalazioni dei lettori sull'emergenza furti.

Il titolare di Mountain Sport, Michele Antonelli, è stato svegliato nel cuore della notte: qualcuno aveva tentato di introdursi all’interno del negozio prendendo a sassate la porta d’ingresso. Quando la polizia è arrivata in piazzetta Lunelli ha trovato la porta in vetro semidistrutta, ma ancora in piedi e - soprattutto - chiusa. Per terra poco lontano un grosso sampietrino. «Solo la sostituzione della porta costerà almeno duemila euro», spiega sconfortato Michele Antonelli: «Purtroppo va sempre peggio. L’anno scorso una cosa del genere era capitata già due volte, ed altrettante l’anno prima. Erano anche riusciti ad entrare e a rubare ed il fatto che questa volta non ce l’abbiano fatta non è troppo consolatorio, dato che il problema legato a questi personaggi liberi di agire è sempre lo stesso e pare sia senza soluzione».
 
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È sconfortata anche Giuliana Orsini: nella notte ignoti hanno tentato di forzare le due finestre che si affacciano su vicolo San Pietro, fortunatamente senza riuscire nel loro intento. Ieri mattina, assieme ai figli, ha trovato però evidenti segni di scasso sul telaio delle finestre. I malviventi sono stati attirati evidentemente dalla bigiotteria esposta sui davanzali, ad ornare le creazioni esposte. Non sono stati scoraggiati neppure dalle grate in ferro: hanno pensato di poter aprire le finestre quel tanto che sarebbe bastato per arraffare la merce all’interno. Forse l’arrivo di qualche passante li ha messi in fuga: «Qualche settimana fa avevano provato anche a forzare il portone d’ingresso: l’avevano letteralmente scardinato, tanto che avevamo dovuto rimettere a dimora il portone con tanto di cemento e calce. La verità è che questo pezzo di città è il Bronx, lasciato a sé stesso soprattutto di notte».
 
Esaperato anche Fabio Pretto, contitolare con il fratello Aldo dell’omonimo negozio d’abbigliamento del centro. Poco prima di Natale aveva dovuto subire l’ennesima spaccata della vetrinetta esterna, questa volta è toccato allo show room del retro del negozio, con i vetri che sono stati danneggiati a bottigliate: «Per fortuna il vetro ha retto, ma costerà parecchio sistemarlo. Non capisco cosa stia succedendo alla nostra città, episodi del genere e con questa frequenza fino a poco tempo fa sarebbero stati impensabili».

La Provincia: telecamere fisse collegate con una centrale unica
 
Una rete di telecamere fisse posizionata su tutto il territorio provinciale collegata con una centrale unica affidata al monitoraggio di Carabinieri o Polizia, o entrambi. È il progetto a cui sta lavorando la Provincia, che a questo scopo ha già messo a bilancio due milioni di euro.
 
L’idea è stata illustrata dall’assessore agli enti locali Carlo Daldoss ieri mattina nel corso della riunione del Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza, chiamato su richiesta del sindaco Andreatta ad occuparsi dell’ondata di furti degli ultimi giorni.
 
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Il colonello dei carabinieri: «Cittadini denunciate!»
 
«L’impegno con cui tutti i giorni contrastiamo la criminalità è massimo, ci piacerebbe poter sorprendere sempre i malviventi in flagrante, ma non sempre è possibile. Quello che chiediamo ai cittadini è di non smettere mai di darci fiducia e di farci mancare il loro supporto, con segnalazioni e denunce, fondamentali per il nostro lavoro». Negli oltre tre anni da quando, nel settembre 2012, è giunto a Trento a guidare il comando provinciale dei carabinieri, il colonnello Maurizio Graziano ha sempre sottolineato con decisione l’importanza del rapporto tra l’Arma - e le forze dell’ordine in generale - ed i cittadini. Lo fa anche ora, in un momento nel quale come non mai prima d’ora i residenti in Trentino si sentono minacciati, da una serie di furti che appare ormai senza fine. 
«Al di là di numeri e dati, noi abbiamo il compito di mantenere l’ordine e garantire la sicurezza. Per questo tutti devono sapere che, per quel che ci riguarda, anche un solo furto è di troppo. Non solo perché, innanzitutto, per chi lo subisce è una violenza gravissima, ma perché anche un solo furto per noi rappresenta un problema che non abbiamo saputo prevenire. Detto questo, sappiamo che l’allarme in questi giorni è particolarmente alto, eppure i numeri non mentono: il passaparola sui social network e sul web può far percepire le cose diversamente, ma rispetto al passato, nel 2015 i furti sono calati del 5%, grazie anche ad un’attività di contrasto cresciuta del 10%».
Eppure la gente è esasperata. In molti, quando subiscono un furto o un tentativo di intrusione, sono tanto scoraggiati da non sporgere neppure denuncia.
«Questo è un errore che non si deve commettere. Anche di fronte allo scoramento, i cittadini devono sempre rivolgersi a noi per denunciare quanto subìto. La denuncia è il passo fondamentale che ci permette di metterci sulle tracce dei malviventi, oltre che di raccogliere elementi preziosi per poterli individuare. Senza contare il fatto che con una denuncia si può contribuire a fermare soggetti che altrimenti potrebbero poi continuare a colpire».
Che cosa state facendo, in concreto, per contrastare il fenomeno?
«L’attività c’è ed è intensa. Stiamo riversando per le strade quanti più uomini possibile, per presidiare il territorio e dedicarci ad attività specifiche tese ad individuare i responsabili dei furti. Ma anche in questo caso, il ruolo dei cittadini è fondamentale: ogni segnalazione, quanto più precisa e tempestiva, può permetterci di intervenire in maniera mirata. Vale ciò che dicevamo per le denunce: rivolgersi a noi è sempre importante. Se il Trentino in questi decenni è sempre stata una terra in cui tutti possono vivere sereni, lo si deve anche all’ottimo e fattivo rapporto che c’è sempre stato tra forze dell’ordine ed i residenti».
Residenti che ora rimpiangono il recente passato, quando si poteva vivere con molta più serenità.
«Ci si deve rendere conto che anche in Trentino le cose non vanno più come 20 o 30 anni fa e certi comportamenti che allora non portavano conseguenze vanno evitati. Penso alle porte accostate, ai mazzi di chiavi lasciati in auto. È bene ricordarlo sempre».
L’installazione sistemi di sicurezza e telecamere agevola il vostro lavoro?
«Sì, se questi sistemi sono mantenuti correttamente. In molti casi ci è capitato di dover rinunciare a elementi d’indagine importanti perché le telecamere erano spente o guaste. Tutto può servire a vincere la lotta contro i malviventi. E tutti sappiano che noi facciamo tutto il possibile, tutti i giorni».

 
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Nella giornata di ieri, anche il sindaco di Trento, Alessandro Andreatta, ha detto la sua (questo il suo pensiero) sul problema dei furti e ha promesso che farà il necessario per garantire maggiore sicurezza ai suoi cittadini. E sui social network, in molti, ad esempio a Levico, stanno iniziando a pensare di organizzare ronde notturne anticrimine. 

 
Le vostre segnalazioni: il questionario

 

Ma quella dei furti in casa è o non è un’emergenza a Trento? A sentire i rappresentanti delle forze dell’ordine, non siamo in presenza di una particolare recrudescenza del fenomeno. Ma molti cittadini la pensano diversamente, e non provate a parlare di un problema di «percezione» dell’insicurezza a chi si è trovato con la casa svaligiata e devastata. Fatto sta che gli episodi si moltiplicano, e non passa giorno senza che la cronaca non offra, purtroppo, nuovi casi. Senza contare quelli che non vengono nemmeno denunciati alle forze dell’ordine. Anche per questo abbiamo deciso di dare voce ai cittadini, con un questionario sul tema dei furti.
 
Da un lato vi invitiamo a segnalare se avete subito un furto negli ultimi 12 mesi o se conoscete qualcuno (parenti, amici, vicini di casa...) che lo ha subito; dall’altra vi chiediamo di esprimere una valutazione sull’operato della pubblica amministrazione e delle forze dell’ordine e sul grado di sicurezza della città. Bastano pochi clic per compilare il questionario, che sarà utile anche per avere un’idea della distribuzione geografica dei colpi messi a segno in questi mesi a Trento.

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