Il  borsone che aveva con sé e il modo goffo con cui si aggirava tra gli scaffali hanno subito attirato l’attenzione degli addetti del negozio. Il sospetto che quel «cliente», anziché mettere la merce nel carrello, volesse occultarla è diventato certezza quando lo hanno invitato ad aprire la borsa. A quel punto i responsabili del punto vendita hanno chiamato i carabinieri e per l’uomo - un 51enne trentino - è scattata la denuncia per tentato furto aggravato.

Mancava poco alla chiusura del Superstore di viale Verona quando il personale ha notato il trentino che si aggirava con fare sospetto tra gli scaffali. Prima tra quelli dove erano esposti prodotti alimentari e poi nel reparto dedicato alla tecnologia. Qui l’attenzione del cinquantenne si è concentrata sulle cover originali per telefono cellulare, del valore di varie decine di euro ciascuna. Nel tentativo di mettere a segno il furto di merce senza fare scattare l’allarme l’uomo ha cercato di eliminare i codici dell’anti taccheggio. Ma proprio l’armeggiare furtivo ha ulteriormente attirato l’attenzione degli addetti alle vendite. Non solo. Questa circostanza ha peggiorato la sua situazione e gli è valsa l’accusa di tentato furto aggravato.

Undici le cover trovate nella borsa, cui vanno aggiunti anche numerosi prodotti alimentari, per un totale di circa 400 euro di merce. Un bel bottino, che però non ha mai varcato la porta di uscita. Prima che l’uomo lasciasse il negozio, però, i responsabili si sono accorti che c’era qualcosa di singolare nel suo comportamento e lo hanno invitato ad aprire la borsa. A quel punto al 51enne, già noto alle forze dell’ordine, non è rimasto altro che ammettere quello che non poteva più essere negato, ovvero di avere infilato la merce nel borsone. I responsabili del negozio hanno quindi chiesto l’intervento delle forze dell’ordine e sul posto è arrivata una pattuglia dei carabinieri del radiomobile che, verificato l’accaduto, hanno provveduto a denunciare l’uomo.