Apss, c'è bisogno di medici, ostetriche, oss e infermieri

Dopo settimane di analisi per capire come far fronte, salvo deroghe all'ultimo momento, alla legge nazionale che adegua l'Italia alla normativa europea, l'Azienda sanitaria ha ben chiaro il personale necessario per far funzionare l'attività. Ai capi dei dipartimenti e ai primari era stato chiesto di indicare il personale necessario per garantire i riposi di 11 ore ed evitare la predisposizioni di turni e orari di lavoro difformi dalla nuova normativa.

E nella lettera inviata ai direttori dei vari ospedali di valle dal capo del Sop Ferdinando Ianeselli, anche se non venissero avallate le scelte organizzative, sono indicati chiaramente i numeri raccolti.
Per quanto riguarda Trento, ad esempio, è necessaria l'assegnazione di due medici di ginecologia, un ortopedico, due neurochirurghi, due neonatologi, 9 ostetriche, 18 infermieri e sei Oss per garantire tutte le attività h24.
A Rovereto, invece, mancano un cardiologo, un medico di medicina interna, 3 infermieri, 2 ostetriche e sei Oss. A Cles, infine, servono due ginecologi, due ortopedici, tre ostetriche, tre infermieri e una Oss. 

Sulla carta, poi, sono necessari un tecnico di radiologi per Borgo, uno per Cavalese e uno per Tione e, cosa importante, in tutte le strutture anche l'attività programmata del pomeriggio potrebbe subire tagli. Il che vuol dire, sul fronte visite, che ci potrebbe essere una diminuzione del numero degli ambulatori.

Tornando al piano «Ianeselli» va comunque specificato che nello stesso il direttore del Servizio Ospedaliero Provinciale auspicava, nel finale della sua comunicazione inviata venerdì sera, «un intervento normativo efficace atto a scongiurare o a rinviare i provvedimenti proposti». Provvedimenti che, tagliando i tre punti nascita (Cavalese, Tione e Arco) e le urgenze negli ospedali di Borgo, Tione, Arco a Cavalese comporterebbero il recupero di 1 medico anestesista a gettone e 10 turni h24 a gettone, e un medico di Patologia clinica a Borgo; 4 ginecologi, 3 pediatri, 1 ortopedico, 20 turi h24 anestesisti a gettone, 3 ostetriche, 6 infermieri, 3 puericultrici e 1 oss a Cavalese; 2 ginecologi, 1 anestesista, 10 turni anestesista a gettone h24, due medici di chirurgia, 7 ostetriche e 5 infermieri ad Arco; 1 medico anestestista, 8 turni h24 anestesia a gettone, 2 ginecologi, 1 medico di patologi clinica, 4 ostetriche, 8 infermieri, 2 puericultrice 2 Oss a Tione.

E ora cosa accadrà domani? Vertici dell'Azienda e assessorato, è evidente, sperano in deroghe all'applicazione della normativa. Se così non fosse, stando a quanto dichiarato dal direttore dell'Azienda sanitaria e dal presidente Rossi, i direttori dei vari ospedali (nonché i cittadini) devono attendere un pronunciamento chiaro del direttore Luciano Flor. Direttive che devono arrivare in tempi rapidissimi considerato che mercoledì nessun primario sarà disponibile a violare la normativa, pena pagare di propria tasca le sanzioni.

Molti problemi, poi, ruotano intorno alla disponibilità degli anestesisti. Quelli a gettone proveniente da fuori provincia hanno disdettato la loro disponibilità e all'azienda rimangono solamente due medici disponibili ad effettuare questi servizi. Troppo pochi per coprire i turni di tutti gli ospedali. Flor ha parlato di reperibilità provinciale, pensano probabilmente ad un'equipe disponibile per tutte le urgenze della provincia. Se poi sarà il medico anestesista a doversi spostare di notte con tutta l'equipe o il paziente (come più probabile), sarà comunicato nelle prossime ore.

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