Sulle strade del Trentino 28 morti nel 2014 Diminuiscono gli incidenti ma non le vittime

di Angelo Conte

Nel 2014 sulle strade trentine si sono contate 28 croci: i morti in incidenti stradali non sono calati rispetto al 2013 (uno in meno invece rispetto a 4 anni fa) e sono stati pari a oltre 2 al mese. Oltre la metà delle vittime della strada l'anno scorso si sono verificate nei tre mesi estivi di giugno, luglio e agosto: in totale 15 morti, con 5 morti per ciascuno dei tre mesi.

In calo, invece, il numero degli incidenti stradali: in Trentino sono scesi dai 1.497 del 2012 e dai 1.479 del 2013 ai 1.415 dell'anno scorso. Contestualmente sono calati anche i feriti che sono passati dagli oltre 2.000 del 2012 (2.028 per la precisione) ai 1.999 del 2013 ai 1.890 dell'anno scorso. Sono i dati che emergono dal consueto annuario Istat-Aci sugli incidenti sulle strade.

Se migliorano alcuni dati, come si è visto, per il periodo 2012-2014, e se anche la mortalità per 100.000 abitanti in Trentino è del 5,2 contro il 5,6 medio italiano, ci sono alcuni indicatori che preoccupano.
Uno riguarda i feriti gravi. Nel triennio 2012-2014 in Italia i feriti gravi in incidente stradale sono stati in media 22,6 ogni 100 mila abitanti.

E valori elevati si riscontrano in Sardegna, nelle Province autonome di Trento e Bolzano, in Emilia-Romagna, Abruzzo, Lazio con un livello compresi tra 35,3 e 27,6; i valori più bassi si sono invece registrati in Veneto, Molise, Valle d'Aosta, Lombardia, Campania e Basilicata (valori compresi tra 15 e 20,3).

In particolare, Trento, in questa graduatoria preoccupante è seconda in Itaia dietro solo alla Sardegna e con una media che è di oltre il 50% più alta di quella italiana.

Se si guarda agli incidenti e alla loro distribuzione sulle strade, si nota come oltre la metà, pari a 896 sono avvenuti su strade urbane, quindi nei centri abitati, e la maggioranza dei feriti 1.096 è stata causa di quegli scontri. A livello di mortalità, con il 50% dei decessi (14 su 28), le strade provinciali sono risultate l'anno scorso le più pericolose. Dei 28 morti, 25 erano conducenti e 3 pedoni.

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