In fuga per 25 chilometri, non punito perché «matto»

È stata chiesta l’archiviazione del procedimento penale aperto nei confronti di un 51enne di Bassano che la notte del 5 agosto del 2014 saltò un posto di blocco dei carabinieri a Caldonazzo e poi fuggì a tutta velocità tallonato dai mezzi dell’Arma. Saltare l’alt resta un reato, ma in questo caso secondo la procura l’uomo, che in Veneto era seguito dai servizi psichiatrici, non è punibile perché incapace di intendere e di volere.

Oggi il caso approderà di fronte al giudice dopo che l’avvocato Marcello Paiar, legale dei carabinieri investiti, ha fatto opposizione ritenendo che debba essere una perizia psichiatrica a stabilire le condizioni mentali dell’indagato e l’eventuale sua pericolosità. Il 5 agosto dell’anno scorso l’uomo stava viaggiando lungo la statale della Valsugana a bordo della sua Opel Zafira, proveniente da Pergine e diretto verso Borgo: alla vista del militare e della sua paletta, tuttavia, il vicentino iniziò ad accelerare, lanciando la sua Opel Zafira contro il carabiniere.

La pattuglia  mise subito sulle tracce del fuggitivo, innescando con l’Opel Zafira un autentico inseguimento da film, con tutti i pericoli del caso. L’automobilista venne infine bloccato a Villa Agnedo e poi trasferito in ospedale a Bassano.

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