Grappa trentina, bevuti 15 milioni. E c'è chi propone cocktail con acquavite

di Francesco Terreri

Chi ha detto che una buona grappa non si può bere anche d'estate? Secondo un'analisi sui consumi dell'Istituto di Tutela Grappa del Trentino, non soltanto si può bere grappa anche in estate, pur in una corretta maniera, ma addirittura c'è chi osa proporre cocktail a base di acquavite. In Trentino ogni anno vengono prodotti circa 10 mila ettanidri di grappa (1 ettanidro corrisponde a 100 litri di alcol puro, quindi 100 litri di grappa da 40 gradi corrispondono a 0,4 ettanidri), pari al 10% del totale nazionale, ovvero 4 milioni di bottiglie da 70 centilitri, distillando 15 mila tonnellate di vinaccia. Il fatturato medio annuo è di 15 milioni di euro per l'imbottigliato e 2 milioni per quanto riguarda la vendita dello sfuso.

L'Istituto di Tutela della Grappa del Trentino è nato nel 1960. Oggi conta 29 soci dei quali 21 sono distillatori e rappresentano la quasi totalità della produzione trentina. L'Istituto ha il compito di valorizzare la produzione tipica della grappa ottenuta esclusivamente da vinacce prodotte in Trentino e di qualificarla con un apposito marchio d'origine: il tridente con la scritta Trentino Grappa.

Tra i principali produttori trentini, Segnana F.lli Lunelli, presieduta da Marcello Lunelli , ha chiuso il 2014 con un fatturato di 1 milione 762 mila euro, in crescita dell'8,5% sull'anno precedente, nonostante il mercato sia quasi esclusivamente quello nazionale. L'utile netto è in crescita a 196 mila euro.

«La grappa di qualità è un prodotto che si può degustare durante tutto l'anno e non solo in montagna - afferma il presidente dell'Istituto di Tutela Beppe Bertagnolli -. Oggi possiamo dire che i nostri distillati sono consumati in estate in tutto il Paese, grazie a una migliore comprensione da parte del consumatore». Sbagliato però mettere il ghiaccio nella grappa, perché l'aggiunta di una componente acquosa rovinerebbe l'intensità e il gusto del distillato. Tuttavia alcune grappe, soprattutto quelle più giovani, morbide e aromatizzate, possono essere consumate nei mesi estivi ad una temperatura leggermente più fresca rispetto a quella ambiente.
Secondo i dati dell'Istituto, almeno il 30% degli italiani consumerebbe grappa in maniera regolare. In generale piace di più la grappa bianca morbida, anche se negli ultimi anni è cresciuto sensibilmente il numero dei consumatori che scelgono grappe invecchiate. Non solo uomini, ma anche donne, sempre di più negli ultimi anni, e giovani.

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