Fulmine su Punta Penia colpisce escursionisti: un morto e numerosi feriti in Marmolada

di Leonardo Pontalti

Recuperata stamani la salma dell'uomo colpito ieri da un fulmine in Trentino, sulla Marmolada. I forti temporali di ieri non avevano infatti permesso l'operazione, mentre stamani una tregua dai temporali ha reso possibile il decollo di un elicottero. Il corpo di Mirco Querin, 42 anni di Oderzo, in provincia di Treviso, è stato portato nella camera mortuaria di Canazei.


Una domenica che doveva essere tranquilla si è trasformata in una tragedia per un gruppo di escursionisti del Cai di Oderzo, Motta di Livenza e Ponte di Piave, impegnati in un'uscita alla ferrata alle «Roccette», a Punta Penia sulla Marmolada. Ieri, alle 10.30 circa, è scattato l'allarme per una decina di alpinisti che, impegnati in un corso roccia, sono stati colpiti da un fulmine.
Il gruppo, diviso in cordate, dopo avere trascorso la notte al rifugio Castiglioni a Passo Fedaia, aveva iniziato l'escursione alle 5 del mattino, ma già dopo qualche ora di cammino il tempo era mutato. Erano a pochi metri dalla cima quando è stato deciso di tornare, scendendo per la via normale. Gli alpinisti si trovavano lungo le cosiddette «Roccette», attrezzate con corde metalliche, a una quota di circa 3100 metri, quando un fulmine li ha colpiti. La saetta, di fortissima intensità, ha scaricato sul cavo di acciaio della ferrata. L'uomo colpito in pieno è l'istruttore del Cai Mirco Querin, 41 anni di Oderzo, in provincia di Treviso, sposato e con due bambini piccoli. I primi tentativi di rianimazione sono stati fatti da una compagna di ferrata, infermiera, che faceva parte della comitiva, la quale ha iniziato subito le manovre di rianimazione, con il massaggio cardiaco, mentre i compagni davano l'allarme, telefonando al 118.
La chiamata di aiuto è stata ricevuta alle 10.40 dal 118 di Belluno che ha inviato sul posto un elicottero del Suem, che però non ha potuto raggiungere la zona dell'incidente a causa della nebbia fittissima. Nel frattempo il 118 bellunese ha chiesto l'intervento della centrale operativa di Trentino emergenza, allertando a supporto anche gli uomini del soccorso alpino veneto della Val Pettorina. L'area operativa Trentino settentrionale del soccorso alpino, di concerto con Trentino emergenza, ha inviato sul posto un elicottero con a bordo il personale medico-sanitario e il tecnico di elisoccorso del soccorso alpino, e una squadra di quattro tecnici del soccorso alpino della zona operativa Fiemme Fassa. Anche in questo caso, per la nebbia, il mezzo non ha potuto raggiungere il luogo dell'incidente, riuscendo solo a fare sbarcare il tecnico di elisoccorso e la squadra di tecnici del soccorso alpino, circa 400 metri a valle rispetto al punto stabilito.
I soccorritori si sono quindi portati in quota a piedi e giunti sul posto hanno prestato i primi aiuti. Purtroppo per Querin non c'è stato nulla da fare, mentre gli altri feriti sono stati medicati e caricati sulle barelle. Si tratta dell'infermiera di Treviso, che per prima ha portato soccorso alla vittima, e che è stata medicata all'ospedale di Cavalese; di Renato Saviane, 51enne di Monastier, ricoverato al Santa Chiara con escoriazioni al volto e la frattura di una spalla; di Chiara Camerin, 29enne di Oderzo, trattenuta per accertamenti al pronto soccorso di Trento.


Aggiornamento delle 17.05 - La vittima è uno degli istruttori, M.Q. Il cadavere verrà recuperato domani se le condizioni meteo lo permettaranno: in questo momento vento e nebbia renderebbero il recupero troppo pericoloso. Nel gruppo (12 persone) sono 4 i feriti, di cui due più gravi: uno, un uomo di 51 anni, l'altro istruttore, è stato trasportato in elicottero all'ospedale di Trento. Stessa destinazione per una ragazza di 38 anni. Altri due feriti sono invece stati portati all'ospedale di Cavalese in condizioni non gravi.


Aggiornamento delle 17 - Sono rientrati da non più di un quarto d'ora i soccorritori impegnati in Marmolada per soccorrere la comitiva trevigiana. Gli operatori del Soccorso alpino delle stazioni della Val Pettorina - Marmolada (Soccorso alpino bellunese) e di Canazei - Alta Fascia (Soccorso alpino trentino), assieme ai sanitari e agli equipaggi degli elicotteri del Suem di Belluno e dei vigili del fuoco permanenti di Trento hanno lavorato in condizioni proibitive e molto rischiose per oltre sei ore: sull'area il temporale era ancora in corso, tanto che gli elicotteri hanno potuto alzarsi in volo solo a fatica e gli operatori sono saliti con mezzi fuoristrada fin dove possibile e poi a piedi. Proprio per le condizioni meteo difficili la salma della vittima sarà recuperata in un secondo momento.


Aggiornamento delle 16.30 - I soccorritori sono riusciti dopo ore di intenso e complicato lavoro a condurre a valle i feriti. Si tratta di un artigiano di 42 anni di Oderzo, istruttore del Cai. Secondo le prime testimonianze raccolte, pare che l'uomo, assieme al ferito più grave, un 51enne sempre della Marca e ad un'altra decina di persone, facessero parte di una comitiva che era salita in Marmolada per un corso roccia. Tra loro anche la moglie della vittima. Verso le 10.50 il gruppo si trovava nella zona delle roccette, che propone un centinaio di metri di ferrata. La vittima sarebbe stata colpita in pieno dal fulmine ed altre due persone che sarebbero rimaste ferite forse dopo aver perso l'appiglio a seguito della caduta della saetta e dei suoi terrificanti effetti. Nulla da fare per l'uomo, nonostante tra i partecipanti all'escursione vi fosse anche un'infermiera che ha tentato a lungo di rianimarlo, così come hanno fatto poi i soccorritori giunti sul posto anche con il defibrillatore. I due feriti, il 51enne e la 38enne sono stati entrambi trasferiti al Santa Chiara di Trento mentre la salma del 42enne dovrebbe venir recuperata in un secondo tempo, dopo che le condizioni meteo miglioreranno.


Aggiornamento delle 15 - Il video di Federica Giobbe con l'arrivo di uno dei feriti

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Aggiornamento delle 13.45 - La comitiva, secondo le prime informazioni che, faticosamente, gli stessi soccorritori stanno raccogliendo, sarebbe stata composta da appartenenti al Cai veneto. La vittima sarebbe un uomo di 42 anni mentre il ferito più grave sarebbe un 51enne che guidava la cordata.


Aggiornamento delle 12.15 - Le condizioni meteo purtroppo non stanno agevolando la macchina dei soccorsi: il maltempo sta velando di fitte nubi la zona e attualmente gli equipaggi degli elicotteri dei vigili del fuoco permanenti di Trento e del Suem di Belluno sono impossibilitati a salire in quota e sono in attesa al Fedaia. Con la massima professionalità e grandi sforzi i piloti sono comunque riusciti a portare in quota a Pian dei Fiacconi le squadre di sanitari e operatori del Soccorso alpino, che però ora hanno davanti a loro almeno una ventina di minuti di tragitto da coprire a piedi per raggiungere il luogo della tragedia.

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Aggiornamento delle 12 - Il fulmine sarebbe caduto nella zona delle Roccette, mentre gli escursionisti stavano affrontando la via Normale lungo la parete Nord della Marmolada. I feriti sarebbero almeno una dozzina.


Aggiornamento delle 11.45 - Le operazioni di soccorso stanno proseguendo: si sta cercando di pianificare il trasferimento dei feriti agli ospedali di Trento e Belluno oltre che il trasporto a valle degli escursionisti meno gravi, che dovrebbero essere radunati a Pian dei Fiacconi a 2.633 metri. Proprio a Pian dei Fiacconi si sta allestendo un punto di soccorso e coordinamento, così come alla sede del soccorso alpino a Canazei.


Tragedia pochi istanti (10.30 circa) fa sulla vetta regina della Marmolada, ai 3.343 metri di punta Penia.

Un fulmine si sarebbe abbattuto nei pressi della vetta, proprio nel punto in cui un gruppo di escursionisti stava effettuando un'ascensione in parete su una via ferrata.

Secondo le prime frammentarie informazioni giunte in redazione, pare che ci sarebbe una vittima, con numerosi altri feriti. Ancora non è stato possibile capire se la comitiva sia stata colpita direttamente dalla saetta o se l'effetto del fulmine sia stato indiretto, con gli escursionisti che sono caduti dopo la scarica.

Sul posto al momento stanno intervenendo gli operatori del soccorso alpino, dell'elisoccorso del Suem di Belluno e quelli a bordo dell'elicottero dei vigili del fuoco permanenti di Trento.

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