Pugni alla compagna incinta, condannato a due anni

Picchiata quando era in attesa del bimbo. Minacciata e malmenata quando il piccolo era in carrozzina. Più che un rapporto amoroso, la donna stava vivendo un incubo e la sofferenza, accumulata giorno dopo giorno, mese dopo mese, l’aveva spinta a presentare denuncia contro il compagno. Per quei maltrattamenti, che sono proseguiti nel tempo, l’uomo, un marocchino di 27 anni, è stato condannato a due anni.

Tutto iniziò fra l’agosto e il settembre 2011, quando la vittima, una donna italiana, era ai primi mesi di gravidanza. In questo periodo, molto delicato per una mamma sia dal punto di vista fisico che emotivo, il giovane aveva iniziato a mostrarsi aggressivo: schiaffi in volto alla compagna, così forti da farle perdere l’equilibrio; colpi sulla bocca violenti al punto da causare una lesione al labbro. Neppure la nascita del bimbo aveva «addolcito» l’uomo, che ha proseguito con il suo comportamento aggressivo e violento nei confronti della donna.

Agli insulti di ogni tipo, si sono aggiunte le minacce. «Ti brucio con la tua autovettura» aveva urlato alla compagna nel corso di una discussione. Era arrivato addirittura a dirle, quando era incinta, che l'avrebbe presa a calci sul ventre per causarle un parto anticipato se non gli avesse dato le chiavi della macchina. Oggi, dunque, la condanna in tribunale a Trento.

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