Nuovo colpo in centro: furto in gioielleria in via Garibaldi

Sembra davvero non esserci più pace per i commercianti di Trento

di Leonardo Pontalti

Sembra davvero non esserci più pace per i commercianti del centro. A poche ore dalla rapina alla gioielleria Tomasi in via San Pietro e dal furto subito da Gelatomania in via Garibaldi, mercoledì pomeriggio un altra boutique - tra l’altro a pochi passi proprio dalla gelateria - è finita nel mirino dei malintenzionati.

Due donne sono infatti riuscite a derubare i titolari della gioielleria Danbi di preziosi per svariate migliaia di euro: è successo nel tardo pomeriggio dell’altro ieri, quando la coppia di abilissime malviventi è riuscita ad allontanarsi dalla gioielleria con collane bracciali ed altri monili. Il piano architettato dalle due donne è stato semplice quanto efficace: sfruttare la loro grande abilità per riuscire a intascare in maniera fulminea i preziosi senza che le altre persone presenti all’interno della gioielleria potessero accorgersi di nulla. E, purtroppo, è andata proprio così, come ha raccontato lo stesso Barbacovi.

«Ancora non mi capacito di quanto è accaduto, perché eravamo qui, davanti a loro. Eppure sono riuscite ad impadronirsi dei preziosi». Tutto è iniziato verso le 17.30, quando le due donne hanno fatto il loro ingresso nella boutique. Distinte, apparentemente al di sopra di ogni sospetto, hanno iniziato a chiedere - in un italiano dall’accento marcatamente straniero - di poter visionare svariati generi di preziosi. Barbacovi ha così steso sul banco svariati rotoli di prodotti di alto artigianato orafo, che le donne hanno cominciato ad esaminare puntigliosamente: «Saranno state qui dentro oltre mezz’ora. Hanno voluto vedere molti articoli ed ottenerne descrizioni dettagliate, in tutta calma».

Poi, il momento dell’acquisto: le due donne hanno iniziato a scegliere gli articoli, spiegando però che non avrebbero ritirato tutto sul momento, dato che non se la sentivano di andarsene portando con loro tutto quel patrimonio: Barbacovi ha così preparato un sacchetto di panno nel quale ha riposto i preziosi che man mano le due donne sceglievano. Dopodiché, la coppia se n’è andata. Ma quando il titolare ha fatto per riporre il sacchetto in cassaforte, ha notato che qualcosa non andava: dall’interno era sparita buona parte della merce. L’unica spiegazione plausibile - che è stata poi confermata anche dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza interna - è che le due siano riuscite abilmente, confondendo i loro interlocutori con continue domande e continui «controlli» dei prodotti scelti - che hanno costretto il gioielliere a spostarsi lungo il bancone - ad arraffare il bottino proprio mentre i preziosi articoli venivano collocati nel sacchetto.

«Siamo davvero senza parole - ha chiosato mesto Barbacovi - perché l’abilità di quelle due donne è stata davvero qualcosa di inimmaginabile, visto l’accaduto».
Sul posto è stata poi chiamata la polizia, con gli agenti della questura che ora sono sulle tracce delle due donne, nella speranza che il prezioso bottino possa venir recuperato.

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