Con un coltello in Tribunale studente finisce nei guai

Giornali e tv, da giorni, parlano della stretta sui controlli scattata in tutti i tribunali, dopo quanto è accaduto a Milano, dove un uomo armato di pistola ha ucciso un giudice, un avvocato e un testimone. Eppure, probabilmente ignorando di potere incorrere in qualche guaio, uno studente delle superiori ieri mattina è entrato al palazzo di giustizia di Trento con un coltello. Una lama che, lui stesso, avrebbe dichiarato di possedere. È successo ieri mattina dopo le 11.30.

Il ragazzo, minorenne, faceva parte di una scolaresca, arrivata al Tribunale di Trento per assistere alla simulazione di un processo, iniziativa di formazione portata avanti dall’Associazione nazionale magistrati, sezione di Trento, per sensibilizzare le scuole alla legalità. Ma ora rischia di diventare lui stesso protagonista della cronaca giudiziaria per porto abusivo di arma. Come avviene per chi accede al palazzo di giustizia gli studenti sono stati fatti passare attraverso il metal detector ed eventuali borse e zaini poste sotto lo scanner. Le guardie giurate che si occupano dei controlli - ulteriormente potenziati - ovviamente bloccano chiunque cerchi di introdurre un’arma in tribunale. A quel punto sarebbe stato lo stesso ragazzo - classe 1998 - a mostrare il coltello e consegnarlo, forse pensando che in quel modo non sarebbe accaduto nulla.

Sul posto sono invece arrivati i carabinieri, che hanno identificato il ragazzo e informeranno il Tribunale dei minori, il quale poi valuterà se procedere. Certo è che non è la prima volta che qualcuno cerca di entrare in tribunale con un coltello, magari di quelli usati per andare a funghi o in montagna, ignorando che questo è vietato dalla legge e fa scattare una denuncia per porto abusivo di arma.

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