Orso avvelenato, Lav attacca «Grave errore di gestione»

«La morte per avvelenamento dell’orso M6 rappresenta un ennesimo grave atto nella storia della gestione dell’orso bruno in Trentino». Lo afferma in una nota la Lega anti vivisezione (Lav) del Trentino.

«L’avvelenamento di M6, unito all’uccisione di M2 con una fucilata nel 2013 e ad altri gravi atti di intolleranza - sostengono gli animalisti - è chiaramente sintomatico della scarsa pianificazione degli interventi a tutela dell’orso. Questi animali sono oramai sotto scacco della classe politica trentina, da una parte preoccupata di perdere consenso tra i cittadini delle valli, dall’altra impegnata a creare un clima di strisciante terrorismo nei confronti degli orsi con l’unico scopo di attirare qualche consenso elettorale. E alla fine chi ci rimette sono sempre gli orsi».

Secondo la Lav occorre ora che la Provincia di Trento «dia immediato corso alle misure previste dall’ordinanza del ministero della salute del 10 febbraio 2012 e convochi il tavolo di emergenza così da attivare le necessarie attività di indagine e bonifica. È necessario dare un forte segnale a coloro che pensano di potersi fare giustizia da sè in una sorta di far west».

 

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