Dallapiccola in Cina per «raccogliere» turisti

Anche i cinesi pagheranno la tassa di soggiorno in Trentino: da domani a mercoledì 4 febbraio il Trentino si reca in visita nella città di Chengdu (con 14 milioni di abitanti) nella provincia dello Sichuan (ovviamente in Cina) per stringere una forma di collaborazione turistica

Anche i cinesi pagheranno la tassa di soggiorno in Trentino: da domani a mercoledì 4 febbraio il Trentino si reca in visita nella città di Chengdu (con 14 milioni di abitanti) nella provincia dello Sichuan (ovviamente in Cina) per stringere una forma di collaborazione turistica. Ovvero per pianificare una sorta di partnership tra le destinazioni turistiche trentine ed alcuni dei maggiori tour operator cinesi.
Il che lascia ampio spazio di interpretazione all'equazione: «più turisti cinesi in Trentino».
Nei prossimi mesi la città di Trento potrebbe divenire un «polo» per il turismo orientale.
E non solo: si tratta di una promozione a tuttotondo. Oltre all'assessore al turismo Michele Dallapiccola ed al direttore di Trentino Marketing Maurizio Rossini, infatti, faranno parte della nutrita delegazione in visita «cinese» anche le Apt di Val di Fassa e Garda Trentino.
«Cinesi dalle Dolomiti al Lago di Garda» potrebbe sembrare uno slogan più che adatto per questa nuova progettualità messa in campo dalla Provincia di Trento.
Ed il fulcro preso come riferimento per la movimentazione dei flussi turistici di provenienza orientale sembra essere l'Expo 2015 di Milano. Tanto che (almeno questo dicono le indiscrezioni) è al vaglio lo studio di alcuni pacchetti turistici che siano in grado di condurre i visitatori cinesi all'Expo all'esposizione dei padiglioni milanesi, ma anche di ampliare le loro «rotte» fino a permettere di raggiungere (e visitare) il nostro Trentino. In questo modo l'Expo 2015 potrebbe divenire un volano attrattivo per divulgare le nostre bellezze territoriali.
L'assessore Michele Dallapiccola si limita a dire che «già nel novembre 2013 è stato firmato un protocollo di collaborazione tra la città di Chengdou e la nostra Provincia - afferma - Esiste quindi una partnership da sviluppare, che si basa su un buon rapporto già esistente tra le nostre due realtà».
Dallapiccola insiste invece per parlare della tassa di soggiorno, che tanto ha fatto discutere recentemente per la frattura creatasi con le associazioni di categoria Asat (albergatori aderenti a Confindustria) del presidente Luca Libardi e Unat (albergatori legati all'Unione commercio e turismo) del presidente Giovanni Bort. «Abbiamo ripristinato un collegamento diretto unitamente al desiderio di risolvere le problematiche che si sono venute a creare circa l'introduzione della tassa di soggiorno - dice - Ci tengo a sottolineare che il clima è tornato rilassato e che settimana prossima ci incontreremo ad un tavolo di lavoro per un confronto costruttivo».
Da ricordare che gli albergatori si sono sempre fortemente opposti all'introduzione della tassa di soggiorno, e che negli ultimi giorni avevano accusato l'assessore di non aver condiviso momenti di concertazione per la creazione del regolamento legato alla tassa.
Nelle scorse settimane Asat e Unat avevano anche minacciato di uscire per protesta dalle proprie Apt d'ambito annullando l'elargizione di contributi volontari oppure abbandonando il loro ruolo di soci.
Insomma, si era sfiorata la guerra. Ora Provincia ed albergatori sembrano navigare verso una riconciliazione.

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