I medici trentini in sciopero contro i tagli a stipendi e personale

I medici trentini annunciano lo sciopero, per protestare contro i tagli al personale e i tagli alle retirbuzioni. L’agitazione è stata decisa, a larghissima maggioranza, dall’Assemblea dell’Intersindacale della Dirigenza Sanitaria, che si è svolta oggi a Trento e che ha visto una massiccia partecipazione.

«La descrizione della situazione attuale - spiegano i sindacati di categoria - ha documentato le criticità del sistema che si regge in gran parte sulle ore straordinarie effettuate dalla dirigenza medica, ore che corrispondono all’attività di oltre 200 medici non assunti. Ha sorpreso che i nostri politici, avendo deciso di non decidere sulla riorganizzazione del sistema sanitario provinciale abbiano voluto intervenire sull’unica cosa che sostiene il sistema: sul lavoro dei sanitari e sul loro numero!».

L’ordine del giorno riguardava la proposta in discussione nel Consiglio provinciale, nel contesto della legge finanziaria, di una decurtazione pari al 40% della retribuzione di risultato e l’ipotesi di sostituire solo 2 sanitari ogni 10 che cesseranno l’attività.

«Le prevedibili ricadute di questi provvedimenti saranno solo a carico dei cittadini - protestano i sindacati - che si vedranno costretti a liste di attesa ancora più lunghe, ad incrementare ulteriormente la mobilità passiva (prestazioni sanitarie extra provinciali), ad un aumento del ricorso alla libera professione».

A fine assemblea sono state votate, pressoché all’unanimità, le azioni di protesta:

- conferenza stampa da indire nei prossimi giorni per informare la cittadinanza;
- sciopero di due giornate: 10 e 23 dicembre 2014;
- passaggio dell’orario di lavoro a 38 ore settimanali (come previsto dal contratto) senza alcuna ora di straordinario dal 1 gennaio al 28 febbraio 2015;
- promozione di azione legali sia in relazione alla disdetta unilaterale del contratto da parte della Provincia sia in relazione alle ricadute organizzative dell’attività.

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