«Ad Arco serve la camera iperbarica»

Una camera iperbarica all'ospedale di Arco. Se ne parla da anni. Senza nulla di fatto. Lo ripropone ora il consigliere provinciale della Lega nord Claudio Civettini, anche perché «si apprende che, per motivazioni di valutazione economica, non sarebbe stata riconfermata la convenzione con Bolzano, mettendo a nudo una serie di criticità, che hanno fatto infuriare gli utenti di tale indispensabile e vitale servizio»

camera iperbarica ARCO - Una camera iperbarica all'ospedale di Arco. Se ne parla da anni. Senza nulla di fatto. Lo ripropone ora il consigliere provinciale della Lega nord Claudio Civettini, anche perché «improvvisamente, si apprende che, per motivazioni di valutazione economica, non sarebbe stata riconfermata la convenzione con Bolzano, mettendo a nudo una serie di criticità, che hanno fatto infuriare gli utenti di tale indispensabile e vitale servizio».
 
«In tempi non sospetti - continua l'esponente del Carroccio - già nella passata legislatura, proponemmo la scelta di dotare l'ospedale di Arco, della indispensabile camera iperbarica, ora assente in Trentino. Le risposte alle interrogazioni, allora come ora, accompagnate da una puntuale mozione, furono di rassicurazione, per la disponibilità generata dalla convenzione con la Provincia di Bolzano e con le Provincia di Verona e di Brescia.  Inutile ripercorrere gli argomenti a sostegno della necessità di avere la presenza di una Camera iperbarica nel territorio trentino, mentre utile ricordare come la stessa sia una grande opportunità per Arco, vista la presenza di una zona di lago e il grande numero di affluenze estive, ma soprattutto, per la possibilità di attrarre un nutrito numero di pazienti da altre regioni, generando un turismo sanitario, che invece di far migrare i nostri pazienti, attira i costi per le Aziende sanitarie limitrofi».
 
Una necessità, secondo Civettini, «oggi improcrastinabile, proprio alla luce delle distanze che oggidì, con la scelta di non confermare la convenzione con la Provincia di Bolzano, costa, sia alla gestione sanitaria trentina, sia alle famiglie con pazienti necessitanti cicli specifici di cura, sottoposti a viaggi e costi insopportabili». 
 
Tutta la questione è riassunta in una interrogazione provinciale. Il consigliere della Lega chiede al presidente della Provincia autonoma Ugo Rossi delucidazioni sulla faccenda. «Arco, nel suo incompleto ospedale - propone Civettini - potrebbe essere sede-come richiesto da più parti, di un centro specialistico specifico, attrezzandolo con la tanto richiesta sala iperbarica, che oltre a una immediata risposta locale e per tutto il Trentino, potrebbe svolgere la funzione di forte attrattività verso le regioni venete e lombarde che da sole, con le rette d'uso, potrebbero contribuire in modo importante, a sostenere l'investimento nell'Alto Garda?».

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