Le Terme in «rosso» ora puntano sui fanghi

Le Terme di Pejo scommettono sui fanghi per combattere la «fuga» di ospiti causata dalla crisi economica. Il bilancio 2013 della struttura partecipata al 100% dal Comune è stato chiuso con un «rosso» di oltre 50 mila euro e dunque l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Angelo Dalpez ha approvato un'integrazione del budget annuale pari a 26 mila euro al fine di consentire alla struttura di affrontare con maggiore serenità l'aumento di spesa

di Andrea Bergamo

PEJO - Le Terme di Pejo scommettono sui fanghi per combattere la «fuga» di ospiti causata dalla crisi economica. Il bilancio 2013 della struttura partecipata al 100% dal Comune è stato chiuso con un «rosso» di oltre 50 mila euro e dunque l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Angelo Dalpez ha approvato un'integrazione del budget annuale pari a 26 mila euro al fine di consentire alla struttura di affrontare con maggiore serenità l'aumento di spesa.


«L'ampliamento della struttura, oggetto di un importante restyling, ha provocato inevitabilmente un innalzamento dei costi energetici. Puntiamo ad abbatterli grazie al previsto collegamento con la centrale del teleriscaldamento a cippato di Cogolo, anche perché nonostante la convenzione con Trenta Spa il prezzo della corrente negli ultimi tre anni ha subito un aumento pari al 20%», afferma il presidente delle Terme di Pejo  Giampietro Martinolli .


Se a livello generale la valle di Pejo ha chiuso la stagione invernale con una diminuzione di presenze del 10%, alle Terme si sono registrati numeri più confortanti grazie al nuovo servizio di fango-terapia.
«A differenza del servizio extra sanitario, quello svolto presso la nostra struttura su richiesta dei medici ha avuto un ottimo risultato», fa sapere il presidente, che parla addirittura di un raddoppio delle somme legate a prestazioni che prevedono il rimborso da parte delle Aziende sanitarie.
I trattamenti con i fanghi sono infatti adatti in particolare al trattamento di dolori articolari e reumatismi.


«La fango-terapia è entrata in funzione solo nello scorso mese di agosto e dunque, poiché la stagione nella quale lavoriamo maggiormente è quella estiva, per i nostri conti la prova del nove sarà fatta nei prossimi mesi con i nuovi servizi a pieno regime».


La soluzione studiata presso le Terme di Pejo prevede che l'argilla venga fatta «maturare» con l'acqua termale per un minimo di sei mesi al fine di favorire lo sviluppo di microorganismi benefici. «C'è già parecchio interesse - testimonia il presidente - e per noi è una sfida per un aumento dei ricavi. A termine della stagione 2014-2015 i numeri ci diranno se le nuove offerte, accompagnate al taglio della spesa energetica, ci permetteranno di raggiungere il pareggio di bilancio».


In estate la struttura ospita ogni giorno tra le 500 e le 600 persone, la maggior parte delle quali proviene dalla Lombardia. «Riteniamo di aver alzato il livello delle nostre terme grazie alla presenza garantita di un medico, oltre a fisioterapisti e operatori qualificati. La struttura è stata rinnovata nel 2012 con percorso flebologico, area wellness di 500 metri quadri, zona estetica, massaggi e aerosolterapia. Il tutto sotto l'attenta direzione sanitaria del dottor Giovanni Rubino».

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