Mezzolombardo, firmato il contratto per l'ospedale

Buone notizie per l'ospedale di Mezzolombardo: proprio in questi giorni è stato firmato il contratto di appalto, e con gennaio potranno partire i lavori di ricostruzione del nuovo presidio ospedaliero. Dal giorno in cui le ruspe hanno raso al suolo la vecchia struttura «pericolante» del San Giovanni sono trascorsi tredici mesi, e quattro anni dall'evacuazione dei pazienti

di Roberta Boccardi

ospedaleMEZZOLOMBARDO - Buone notizie per l'ospedale di Mezzolombardo: proprio in questi giorni è stato firmato il contratto di appalto, e con gennaio potranno partire i lavori di ricostruzione del nuovo presidio ospedaliero. Dal giorno in cui le ruspe hanno raso al suolo la vecchia struttura «pericolante» del San Giovanni sono trascorsi tredici mesi, e quattro anni dall'evacuazione dei pazienti. 
L'autorizzazione alla sottoscrizione del contratto con l'Ati vincitrice dell'appalto concorso relativo alla fase di progettazione e realizzazione, nonché alla fase successiva di gestione, è arrivata con una determinazione firmata dal dirigente dell'Agenzia provinciale Opere Pubbliche, architetto Claudio Pisetta, il 16 dicembre. Nei giorni scorsi poi è seguita la firma del contratto, con carattere d'urgenza, sussistendo «la necessità di assicurare il ripristino tempestivo del servizio erogato all'utenza dal presidio sanitario di Mezzolombardo al fine di non gravare tale attività su altre strutture sanitarie ed evitare il prolungamento del rischio di possibili disservizi».
A costruire il nuovo San Giovanni sarà l'Ati costituita da Costruzioni Rossaro srl (capogruppo - mandataria) e dalle imprese mandanti Costruzioni Iobstraibizer srl, PVB Solutions spa, Bertolini Luigi di Bertolini Giuseppe & C. snc, Giacca costruzioni elettriche srl, Sapio Life srl e Trentino Porgetti srl. Con un subentro disposto sempre da Apop - Servizio Opere civili in quanto nel frattempo una delle mandanti del raggruppamento aggiudicatario, la Bertolini Luigi di Bertolini Giuseppe & C. snc ha trasferito con effetti dal 2 aprile 2013 l'Azienda alla Bertolini & C. impianti srl.
La spesa complessiva, tenuto conto dell'offerta economica dell'Ati aggiudicataria e delle conseguenti economie derivanti dal ribasso di gara, ammonta a 23.500.000 euro, di cui 17.076,975,14 per lavori in appalto e 6.423,024,86 per somme a disposizione. Con i lavori che dovrebbero terminare entro il 28 febbraio 2016. 
Nel provvedimento di approvazione del progetto esecutivo, predisposto in sede di formulazione dell'offerta tecnica, come previsto dalla procedura di gara, e che ha ottenuto tutti i pareri, verifiche, nulla osta e autorizzazioni previsti, il dirigente Pisetta ricostruisce l'iter che ha portato alla firma del contratto. Ricordando che l'aggiudicazione disposta da Apop - Servizio Opere civili con determinazione dell'8 marzo 2013 a favore del'Ati capeggiata dall'impresa Costruzioni Rossaro srl è stata impugnata dall'Ati capeggiata da Inco con ricorso depositato il 24 aprile 2013; che a seguito di tale ricorso l'istanza cautelare, inizialmente accolta con provvedimento monocratico del 30 aprile 2013, è stata poi rigettata con decisione collegiale del 21 giugno 2013 e, nel merito, il ricorso è stato rigettato con sentenza del 20 novembre 2013, e che non risulta allo stato attuale che la decisione del Tar di Trento si stata impugnata in appello e sospesa dal Consiglio di Stato. Di conseguenza, come conferma il dirigente Pisetta «non vi è alcun impedimento in termini legali alla sottoscrizione del contratto» che difatti è avvenuta nei giorni scossi. «Con gennaio ci organizzeremo con la direzione lavori - conclude Pisetta - e poi il cantiere potrà partire».
Reparto Hospice, centro salute mentale, centro per i disturbi alimentari e ospedale di comunità sono i 4 elementi che delineano la struttura.
Il progetto prevede anche uno spazio per incontri e congressi all'ultimo piano e un doppio accesso all'area, con oltre 70 parcheggi.
Ma la caratteristica principale sarà la flessibilità.  Il nuovo «San Giovanni», infatti, sarà modulare e in futuro gli spazi potranno essere rivisti in base alle necessità di nuovi servizi.

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