Ospedale di Cavalese,  lavori per 13 milioni

Rimane da chiarire l'operatività del servizio notturno e festivo. Confermato il mantenimento e l'operatività del punto nascite, mentre c'è l'intenzione dell'Azienda di far partire un servizio ostetrico sperimentale per assicurare maggiore attenzione e cura ai periodi pre-parto e post-parto. Casal aveva anche sollevato il problema della permanenza a Cavalese di medici preparati ed esperti, a causa degli affitti troppo alti

rossiCAVALESE - Oltre alla struttura, si pensa ovviamente ai servizi. Come ha puntualizzato sempre Ugo Rossi , per la pediatria sono in corso verifiche ed approfondimenti con l'Azienda sanitaria al fine di individuare i percorsi più adatti a gestire questo comparto, in collaborazione con i pediatri di base presenti sul territorio, disponibili a coprire le fasce diurne, dal lunedì al venerdì.

 

Rimane da chiarire l'operatività del servizio notturno e festivo. Confermato il mantenimento e l'operatività del punto nascite, mentre c'è l'intenzione dell'Azienda di far partire un servizio ostetrico sperimentale per assicurare maggiore attenzione e cura ai periodi pre-parto e post-parto. Casal aveva anche sollevato il problema della permanenza a Cavalese di medici preparati ed esperti, a causa degli affitti troppo alti.

 

L'assessore Rossi ha parlato invece di «pochezza dei numeri» che non incentiva la permanenza del personale medico, escludendo la ricerca di soluzioni alloggiative incentivanti. Per quanto riguarda le sale operatorie, la Provincia prevede un maggior numero di interventi programmati, ma una riduzione degli interventi d'urgenza, per i quali viene privilegiato l'ospedale di Trento, meglio strutturato ed attrezzato. Nel 2009, gli interventi d'urgenza sono stati appena nove, per cui, sottolinea Rossi, «è difficile poter pensare di tenere in piedi una équipe chirurgica con questi numeri».

 

Favorevole invece all'istituzione in ospedale di alcuni posti di lungodegenza e di alcuni posti (a pagamento) di residenza sanitaria ospedaliera per chi non ha bisogno di cure mediche ma di un'assistenza infermieristica qualificata. Nei programmi anche il mantenimento dei servizi e delle prestazioni presso gli ambulatori specialistici, la conferma del finanziamento della Casa della Salute di Predazzo, anche se ridimensionata rispetto al progetto iniziale ritenuto sovradimensionato, la possibilità di un piccolo rinforzo della dotazione organica del reparto Medicina. Sarà invece rinviato al prossimo Piano l'acquisto di una nuova risonanza magnetica. Quella attuale è del 2002, non più all'altezza dei tempi, ma una nuova apparecchiatura costa 3 milioni di euro. E in questo momento non ci sono più risorse.

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