L’unica ragazza del Cfp  testimonial della scuola

Dovrà convincere altre ragazze a sfatare il tabu delle scuole professionali regno esclusivo dei maschi. Iuliana Feller, iscritta al corso di carpenteria metallica, è l'unica ragazza che frequenta il Centro di formazione professionale «Veronesi» di Rovereto. Per questo è stata scelta dalla dirigente dell'istituto come testimonial della scuola, con tanto di gigantografie in Vallagarina. A disposizione delle ragazze, dieci borse di studio

di Luisa Pizzini

scuolaROVERETO - Inizialmente avevano pensato di ingaggiare una modella che prestasse il suo volto alla campagna pubblicitaria ideata dal Centro di formazione professionale «Veronesi» per convincere le ragazze ad iscriversi ai corsi della scuola. Poi però la dirigente, Laura Scalfi, ha pensato di proporre questo ruolo di «testimonial» del Cfp all'unica ragazza che quest'anno frequenta le lezioni nelle aule che si affacciano su piazzale Orsi. E Iuliana Feller, studentessa iscritta al corso di carpenteria metallica, ha accettato con entusiasmo.


In questi giorni il suo viso campeggerà sulle gigantografie che gireranno la Vallagarina, e non solo, sugli autobus e attireranno l'attenzione dei visitatori nei centri commerciali. Ma gli spot verranno trasmessi anche in radio durante questo mese che divide gli studenti di terza media dalla difficile scelta dell'indirizzo scolastico che li porterà verso il mondo del lavoro.


«L'obiettivo - spiega la preside - è quello di avvicinare le ragazze alla nostra scuola, facendo capire che il concetto di scuola metalmeccanica e manifatturiera riservata ai maschi è ormai superato». A dimostrarlo, negli ultimi quattro anni, ci hanno pensato le otto ragazze che si sono diplomate al «Veronesi» ed hanno intrapreso professioni considerate da uomo. «Non è più così - racconta Laura Scalfi - perché al giorno d'oggi anche in questi ambiti è tutto automatizzato, c'è molto spazio per la progettazione e per il lavoro sui software. Non sono più lavori di fatica ed hanno anche dei risvolti diversi rispetto al manifatturiero. È il caso del corso scelto da Iuliana, per esempio, perché un operatore alle lavorazini di carpenteria metallica è molto richiesto anche nell'artigianato artistico».


Le possibilità di scelta, anche per le ragazze, sono svariate: si va dalla qualifica di operatrice elettronica a quella elettrica, dal tecnico elettrico domotico a quello per l'automazione industriale, il meccatronico. «Percorsi che in altri contesti europei registrano un'elevata incidenza femminile, mentre qui non accade perchè persistono pregiudizi culturali che avversano l'ingresso delle donne in queste aree del settore manifatturiero. È successo perfino a me, quando sono stata chiamata a dirigere una scuola come questa, prettamente maschile».


Eppure sono proprio questi settori oggi, a maggior ragione nel contesto economico che stiamo vivendo, ad offrire maggiori possibilità di lavoro. «Questo è uno dei motivi per i quali abbiamo scelto di dare il via a questa campagna pubblicitaria, perché il tasso di disoccupazine giovanile tra le donne è ancor più alto».


Che una donna possa lavorare tra cacciavite, tenaglie e saldatrici lo dimostra la stessa Iuliana, fotografata con gli attrezzi del mestiere ed il casco protettivo in testa ma al tempo stesso femminile come qualunque altra ragazza della sua età.


«A disposizione delle ragazze che sceglieranno di iscriversi ai corsi del Cfp "Veronesi" ci sono anche dieci borse di studio» aggiunge la dirigente. «Dieci incentivi per chi studia con profitto».

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