Per famiglie, forse, ma non per «diversi»

di Gabriele Biancardi

Mi ero illuso, in fondo Conti viene dal mondo della radio, quindi canzoni canzoni e ancora canzoni. Ma poi la prima serata è finita in caciara. Da una parte Albano e Romina, il primo acido come un acino in luglio e la seconda che mendica baci riappacificatori sotto la classica esortazione da matrimonio di Conti «Baciobaciobacio»! poi il momento delle grasse risate, lo dico con cognizione di causa, sono un uomo grasso, ma nessuno sa cosa si nasconde dietro o sotto i kili. Ecco perché è imperdonabile la battuta di cattivo gusto che Alessandro Siani ha fatto ad un ragazzino sovrappeso di 11 anni. Conoscendo la ferocia dei compagni di scuola, immagino con che gioia si sia presentato in classe. Poi visto che i social lo stavano massacrando ha cercato di rimediare, prima con una foto assieme al ragazzo e poi facendo dire a Conti che il suo cachet sarebbe andato in beneficenza. Che classe... Le canzoni? ah già, in fondo siamo qui per quello, Nek e Chiara sono le più trasmesse dalle radio, ma ascoltate il testo del brano di Grazia Di Michele, Mauro Coruzzi, «Io sono una finestra», una dichiarazione di disagio che non provano soltanto gay o gender, ma tutti coloro che vivono una «diversità», come appunto l'essere sovrappeso, ad esempio.

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