Sui trasporti il Pd ha fallito

L'unico obiettivo parzialmente raggiunto è l'aumento dell'uso della bicicletta, grazie più alla crisi e all'aumento dei prezzi della benzina che a una reale politica di incentivi. Tutto ciò nonostante un sindaco e due assessori alla mobilità, uno in Comune e uno in Provincia, targati Pd. Sarà anche colpa della crisi e della mancanza di soldi, ma certo il termine fallimento non sembra un'esagerazione

di Franco Gottardi - NO -

autobus trentino trasportiTRENTO - Portare nel giro di tre anni il 20% degli spostamenti su bicicletta, vedere realizzati i primi sistemi di trasporto elettrico per la collina, rafforzare i collegamenti su rotaia in Valsugana e lungo l'asta del Brennero, predisporre i quattro parcheggi di attestamento attorno alla città e potenziare l'uso di metropolitana e autobus. Era il gennaio del 2007 e questo era il libro dei sogni del Partito democratico cittadino. Che per gli autobus prospettava addirittura la possibilità della circolazione gratuita, almeno nei mesi invernali.

 

Di anni ne sono passati cinque e mezzo abbondanti e si può tranquillamente affermare che gli esiti di questa strategia sono stati nulli, se non negativi. Gli autobus sono aumentati di prezzo due anni fa e aumenteranno di nuovo da gennaio. Di metropolitana si è solo discusso senza alcun passo concreto. Idem per i parcheggi di attestamento. I collegamenti con la Valsugana sono stati tagliati. Per quelli con la collina non ci sono soldi.

 

L'unico obiettivo parzialmente raggiunto è l'aumento dell'uso della bicicletta, grazie più alla crisi e all'aumento dei prezzi della benzina che a una reale politica di incentivi. Tutto ciò nonostante un sindaco e due assessori alla mobilità, uno in Comune e uno in Provincia, targati Pd. Sarà anche colpa della crisi e della mancanza di soldi, ma certo il termine fallimento non sembra un'esagerazione.

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