MILANO. Dopo giorni di silenzio dall’annuncio di Mediaset, nel quale si specificava che Barbara d’Urso avrebbe terminato la conduzione del programma «Pomeriggio Cinque» (in onda su Canale 5), la signora della televisione pomeridiana ha rotto in silenzio in una lunga intervista rilasciata a Repubblica e pubblicata oggi, mercoledì 5 luglio. 

Il contratto con Mediaset scadrà a dicembre, ma a farle male è l’impossibilità di salutare il pubblico che da anni l’ha seguita giorno dopo giorno. «Il sentimento dominante? Il dolore, unito allo sgomento e alla rabbia. La cosa che mi fa più male è che non mi hanno permesso di salutare il mio pubblico. E con quel comunicato hanno fatto pensare che fossi d’accordo nella decisione: “Canale 5 e Barbara D’Urso hanno concordato che dalla prossima stagione l’artista non condurrà più Pomeriggio 5”. Io non ho concordato niente». Ripercorrendo la carriera dal dicembre 2007 e i vari programmi che l’hanno vista sullo schermo, non manca di ricordare il proprio lavoro durante la pandemia, «quando nella cattedrale di Mediaset vuota c’eravamo io, l’operatore e il regista, a tenere compagnia al pubblico».

Quando Repubblica chiede come siano andate le cose con Pomeriggio 5, la D’Urso fa un passo indietro nella memoria: «Mi faccia prima ricordare un’altra cosa. Il 26 marzo ero a teatro a Bari, su Canale 5 andava in onda Verissimo e su Rai 1 Domenica in, col mio videomessaggio di 90 secondi per la mia amica Gabriella Labate, la moglie di Raf. Sull’account QuiMediaset esce il seguente tweet: “Che cosa antipatica. Troie mi pare azzeccato Silvy”, sotto la foto mia e di Mara. Resta 2 minuti, chi ha le chiavi per entrare lo cancella. L’account dichiara di essere stato hackerato e il giorno dopo QuiMediaset si scusa con i followers ammettendo che è stato un errore interno. Nessuno mi chiede scusa, in fondo sono stata chiamata “troia”, ho due figli che non vogliono mai apparire e si chiedono come sia possibile che l'azienda in cui la propria madre lavora la chiami con tale appellativo. Dopo tre giorni il capo della comunicazione mi chiede scusa e afferma che tutto è partito dal suo gruppo». Così inizia a pensare di non essere più gradita. 

«Pomeriggio 5» però viene confermato per due stagioni successive e anzi le si promette un programma in prima serata come segnale di appartenenza forte. Lei attende fiduciosa, ma non succede niente. Il 2 giugno, ultima puntata, saluta il suo pubblico: lo ha costruito in 15 anni, con un pomeridiano dal 16% di share in media, con punte del 22%. Saluta i telespettatori: “Ci vediamo a settembre” e prepara gli abiti per la ripresa con le costumiste nelle due settimane successive. Poi va in campagna, mentre il manager dialoga con Mediaset per trovare un prime time.

Ma il 26 giugno cambia tutto: «“Ti può ancora essere utile chiudere in anticipo il contratto?, c’è la possibilità di far cominciare Pomeriggio 5 da chi lo condurrà dopo”. Non è utile, a fine giugno coi palinsesti chiusi dove si va? Potevano dirlo ad aprile». Così Piersilvio Berlusconi ha cambiato idea. «Sentenza definitiva - dice la D’Urso a Repubblica - chiunque sarà, comincerà a settembre, non a gennaio. Il 28 giugno vengo a sapere tramite un comunicato che dopo 15 anni non ci sarò più». Sono i modi inaccettabili per lei, non il cambiamento in sé.

«Mi hanno ferita profondamente: prendi questa decisione senza dirmi nulla e senza darmi la possibilità di salutare i miei spettatori. Fabio Fazio è andato via e ha salutato tutti, come Serena Bortone. Io non ho potuto ringraziare nessuno. E il comunicato: non ho concordato niente, mi hanno lasciato a casa in pochi giorni». Fino a dicembre resterà con il contratto Mediaset, poi si vedrà. Nel frattempo, si è saputo che sarà Myrta Merlino (ex L’aria che tira, La7) a condurre «Pomeriggio 5».