Meteo / L’emergenza

Dieci morti nelle Marche per il maltempo, anche il Trentino pronto a mandare soccorsi

"Centinaia sono gli sfollati", come comunicato dal prefetto di Ancona Darco Pellos, al termine della riunione presso la Protezione civile regionale. Intanto monta la polemica sul mancato allarme

FOTO Le immagini della devastazione

ANCONA. Il Presidente del Consiglio Mario Draghi si reca nelle Marche, ad Ostra in provincia di Ancona, per visitare i territori colpiti dal maltempo e presiedere alle riunioni operative con il coordinamento dei soccorsi e con le autorità locali. Intanto il Consiglio dei ministri, secondo le prime informazioni trapelate dalla riunione, ha deliberato lo stato di emergenza per la Regione dopo l'ondata di maltempo di stanotte.

Il bilancio delle vittime, comunicato dalla Prefettura di Ancona, è stato aggiornato: dieci vittime e quattro dispersi, dei quali due minorenni. "Centinaia sono gli sfollati", come comunicato dal prefetto di Ancona Darco Pellos, al termine della riunione presso la Protezione civile regionale. Intanto monta la polemica sul mancato allarme.

"I bollettini sono pubblicati, c'è un tema di allertamento. E' abbastanza evidente che l'evento, per come si è manifestato, è stato molto molto peggiore di quello che era stato previsto" ha spiegato al proposito il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio, rispondendo a chi gli chiedeva se fosse stata data una allerta meteo. "Ora dobbiamo concentrarci sulle cose da fare adesso - ha aggiunto - Il tema dell'allertamento sarà da approfondire ma è un dato di fatto che l'evento è stato molto maggiore di quello che era stato inizialmente previsto".

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Arriva per i soccorsi la solidarietà delle regioni : dalla Toscana al Lazio, dal Trentino al Veneto, dalla Lombardia all'Umbria, è pronta la mobilitazione dei volontari se dovesse rendersi necessario. In attesa di informazioni ufficiali, ci sono anche i nomi delle quattro vittime a Pianello di Ostra, grazie alle comunicazioni di familiari e amici: sono Andrea Tisba, di 25 anni, e il padre Giuseppe, di 60, il 52enne Diego Chiappetti e l'ottantenne Ferdinando Olivi. Intanto, come per le alluvioni del passato, prima tra tutti quella di Firenze nel 1966, anche nelle Marche ci sono gli "angeli del fango".

Hanno la faccia dei vicini di casa, degli amici e dei parenti che da questa mattina sono entrati in azione per aiutare a liberare strade e case dai detriti. C'è chi è andato in soccorso di un amico, alle porte di Ostra, anche in bici, così da non rimanere bloccato dalle interdizioni alla viabilità stradale decise dalle forze di polizia. Adulti e giovani da ore stanno spalando fango e stanno rimuovendo rami e altri detriti che hanno travolto abitazioni, negozi e capannoni.

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