Televisione / Il caso

La Rai blocca il contratto con Orsini, il professore accusato di essere filo Putin replica: "Vengo gratis"

Dopo le polemiche, sollevate in particolare dal Pd, la televisione di Stato decide di non procedere con l'applicazione dell'accordo che prevedeva per il docente di Sociologia del terrorismo della Luiss, noto per le posizioni filo-russe, un compenso da 12 mila euro per sei puntate del talk show di Bianca Berlinguer

ROMA. Stop al contratto con Alessandro Orsini per Cartabianca: dopo le polemiche, sollevate in particolare dal Pd, la Rai decide di non procedere con l'applicazione dell'accordo che prevedeva per il docente di Sociologia del terrorismo della Luiss, noto per le posizioni filo-russe, un compenso da 12 mila euro per sei puntate del talk show di Bianca Berlinguer.

Una decisione, presa dalla "direzione di Rai3 d'intesa con l'ad" Carlo Fuortes, che spiazza la stessa Berlinguer: "Non sono stata consultata", lamenta la giornalista, deplorando una scelta che ritiene lesiva del suo ruolo, nonché di un dibattito pluralista. Mentre Orsini si dice pronto a partecipare gratis a Cartabianca. L'alt di Viale Mazzini arriva dopo le critiche del Pd che con Andrea Romano aveva definito "inaccettabile" che le risorse del servizio pubblico venissero usate per "finanziare i pifferai della propaganda di Putin".

Una posizione condivisa da diversi esponenti dem, ma anche di Iv e +Europa. Berlinguer non ci sta: la decisione "limita gravemente il mio ruolo di autrice e di responsabile di Cartabianca", sottolinea, dissociandosi dall'esclusione di "una voce certamente rappresentativa di un'opinione presente nella società italiana e tra gli studiosi", che a suo giudizio mortifica un dibattito "che per essere tale deve esprimere la più ampia pluralità di idee".

Orsini conferma di aver ricevuto altre offerte con "compensi ben superiori a quello della Rai" e spiega di aver scelto il talk di Rai3 come "garanzia di libertà", in nome della quale è pronto a partecipare a titolo gratuito. 

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