Belluno / Il caso

Papà no vax porta la figlia dodicenne a fare il finto vaccino: sospesa la potestà

Dal bellunese l'uomo aveva viaggiato fino al ravennate pur di ottenere il Green pass: la mamma aveva fatto un esposto e da lì è partita l'inchiesta

BELLUNO. Il Tribunale competente ha sospeso in via cautelativa la potestà genitoriale dell'uomo no-vax che nell'autunno scorso, dalla provincia di Belluno dove vive, aveva portato la figlia 12enne da un medico compiacente a Marina di Ravenna per sottoporla a una falsa inoculazione di vaccino Pfizer contro Covid-19.

La misura, come riportato dal Resto del Carlino, è stata adottata in via temporanea e urgente "anche e anzitutto in materia di salute" della minore, in relazione alla "condotta illecita" del genitore per "ottenere il certificato vaccinale".

Si è ora in attesa del provvedimento del Tribunale dei Minori di Venezia che deciderà dopo avere sentito entrambi i genitori.

Il ricorso era partito dalla madre della piccola, donna tutelata dall'avvocato bellunese Federica Balcon.

La donna, ex compagna dell'uomo, con il suo esposto a suo tempo aveva fatto anche scattare l'indagine penale della polizia, coordinata dalla Pm ravennate Angela Scorza, che il 10 novembre aveva portato all'arresto del medico 64enne Mauro Passarini e che aveva poi portato al sequestro di 191 Green pass di altrettanti pazienti vaccinati.

Su questo fronte, il no vax bellunese, tutelato dall'avvocata ravennate Silvia Brandolini, risulta indagato per falso in concorso con il medico vaccinatore.

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