Pandemia / Europa

Covid in Romania, boom di contagi e scattano nuove chiusure

Allarme per l'occupazione dei posti in terapia intensiva, ormai a livelli fuori controllo. Nel Paese, dove solo un terzo dei cittadini è vaccinato, nuovi limiti alla capienza nei luoghi pubblici e obbligo di mascherine anche all'aperto

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ROMA. Mentre alcuni paesi dell'Europa, tra cui l'Italia, stano attraversando una fase in cui l'epidemia da Covid-19 fa registrare un impatto decisamente meno pesante di quello dei mesi passati, in altri la situazione, soprattutto a causa dell'ancora bassa percentuale di popolazione vaccinata, risulta in aggravamento.

È il caso della Romania dove il governo di minoranza centrista ha introdotto una serie di nuove misure di contenimento sanitario tra cui l'obbligo di indossare la mascherina anche all'esterno, ma ha scelto di mantenere aperte le scuole.

La Romania sta affrontando un numero record di infezioni, che ieri, 30 settembre, hanno toccato la quota inedita di 12.032 in 24 ore tanto che le unità di terapia intensiva in tutto il Paese hanno ormai i letti contati.

Tra le misure decretate dal governo, anche quella di limitare del 50% la capienza dei luoghi pubblici tra cui ristoranti, palestre, teatri, cinema eccetera, consentendone l'accesso solo ai completamente vaccinati.

Per consentire la prosecuzione della scuola in presenza, è stato però deciso di non tener conto del tasso di incidenza del virus nell'ambito scolastico, ma di mettere in quarantena solo le classi in cui verranno intercettati dei focolai.

Va detto che in Romania appena un terzo della popolazione è vaccinata e circa il 40% del personale medico e scolastico non si è ancora sottoposto all'immunizzazione.

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