Calcio / La polemica

Letta: contro il razzismo tutti in ginocchio, scena pessima vedere degli azzurri in piedi

Il segretario Pd riapre il dibattito sulla mancata adesione di sei titolari al gesto in appoggio del movimento Usa contro il razzismo "Black Lives Matter": accanto a loro, 5 compagni e gli 11 gallesi inginocchiati. Salvini invece è soddisfatto: Il razzismo non si sconfigge inginocchiandosi, è roba da radical chic"

IL CASO "Black Lives Matter", ma solo metà azzurri in ginocchio: polemiche sui social

 

ROMA. Ennesimo botta e risposta tra il segretario del Pd Enrico Letta e il leader della Lega Matteo Salvini.

La polemica è sulla scelta di molte squadre, ma non di tutti i gioctori dell'Italia di inginocchiarsi contro il razzismo nelle gare dell'Europeo.

"Vorrei fare un appello - dice Enrico Letta, ospite a "Otto e mezzo" di Lilli Gruber su La7- ai nostri giocatori: che si inginocchino tutti, perché francamente l'ho trovata una scena pessima. Se si mettono d'accordo sugli schemi di gioco, si mettono d'accordo anche su quello, è meglio anche perché i gallesi erano tutti inginocchiati, gli italiani no".

"Lascio a Letta i suoi processi ai giocatori italiani. Il razzismo si sconfigge inginocchiandosi? 8 su 10 dicono di no. Quella è roba da radical chic alla Saviano", replica Matteo Salvini a "Quarta Repubblica" su Rete 4.

Che sei titolari azzurri subito prima del fischio d'inizio siano rimasti in piedi mentre attorno tutti gli altri 16 giocatori erano in ginocchio contro il razzismo, cioè in segno di sostegno al movimento internazionale "Black Lives Matter", è stata una scena peraltro molto criticata anche sui social, data la semplicità e limpidezza del messaggio e dato il contesto, quello del calcio, che da molti anni si confronta con curve e tifosi che troppo spesso si lasciano andare a slogan, striscioni e cori deprecabili.

Di là dalle appartenenze partitiche, un segnale in più contro il pericolo del razzismo, non guasta mai, osservano in molti.

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