Europei / Il caso

"Black Lives Matter", solo metà azzurri in ginocchio: polemiche sui social

Fa discutere la mancata adesione degli altri sei titolari al gesto in appoggio del movimento Usa contro il razzismo: accanto a loro, gli 11 gallesi inginocchiati. Marchisio: è una iniziativa molto importante, avrei preferito che si inginocchiassero tutti

LA PARTITA L'Italia vince e chiude prima nel girone, agli ottavi Austria o Ucraina: uno a zero al Galles

ROMA. La Uefa sdogana il gesto di inginocchiarsi per il "Black Lives Matter", il movimento attivista nato negli Stati Uniti e impegnato nella lotta contro il razzismo, e anche gli azzurri si inginocchiano all'Olimpico in occasione della sfida con il Galles.

Azzurri però in ginocchio solo a metà: 5 titolari su 11 hanno compiuto il gesto, ormai noto da mesi e praticato in molti campi dagli atleti.

Che sei giocatori della Nazionale siano rimasti in piedi non è piaciuto a molti tifosi, che hanno criticato sui social la mancata partecipazione a un'iniziativa dal forte peso simbolico, fra l'altro in un ambiente, quello del calcio, spesso attraversato da questa problematica e nel quale le campagne ufficiali contro il razzismo vanno avanti da anni.

In questo caso, trattandosi di un atto informale, gli azzurri erano liberi di decidere personalmente se inginocchiarsi o no, sul perché sei di loro non lo abbiano fatto si avranno forse spiegazioni nelle prosisme ore o nei prossimi giorni.

Di certo la non adesione ha lasciato l'amaro in bocca anche all'ex azzurro Claudio Marchisio, cui è affidato il commento tecnico in tv alla Rai: "Questa è una protesta molto importante, avrei preferito che si inginocchiassero tutti", ha detto l'ex centrocampista juventino.

Mentre dall'altra parte, prima del fischio d'inizio, tutti i giocatori del Galles si sono inchinati all'unisono, tra gli uomini di Mancini, invece, il gesto sembra essere nato in maniera spontanea e ad abbassare le ginocchia erano in cinque: Emerson Palmieri, Andrea Belotti, Rafael Toloi, Matteo Pessina e Federico Bernardeschi.

Si tratta, peraltro, di cinque giocatori che finora non erano mai partiti dall'inizio a Euro 2020: "Non mi sono ricordato in quel momento - ha ammesso a fine match Pessina in conferenza stampa - ma poi mi sono reso conto e un secondo dopo l'ho fatto anche io".

Un'Italia unita e felice nello spogliatoio, ma anche libera di decidere se appoggiare il movimento globale Black Lives Matter oppure ignorarlo.

Così sembrano aver fatto i sei azzurri titolari che oggi hanno deciso di non aderire all'iniziativa dei compagni: Donnarumma, Bastoni, Bonucci, Verratti, Jorginho e Chiesa.

Anche altre nazionali si sono divise sul tema, a un Belgio compatto in ginocchio corrisponde così una Russia rimasta tutta in piedi.

I francesi invece hanno cambiato idea dopo le proteste aizzate dall'estrema destra.

Come detto, sul gesto degli azzurri, molte le reazioni sui social, divise tra favorevoli e contrari.

C'è chi chiede la gogna mediatica dei sei che non si sono inginocchiati e chi invece semplicemente loda il gesto dei cinque azzurri che lo hanno fatto.

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