Covid, fra due settimane possibili zone rosse anche in territori di regioni di diverso colore

«Dopo 14 giorni ci potrà essere una descalation per le regioni rosse, cosi come se nella prossima cabina di regia ci fossero situazioni diverse, altre regioni potrebbero diventare rosse. Inoltre il sistema non è così rigido e c'è la possibilita di individuare zone rosse territoriali anche in una regione che non lo è interamente».

Lo ha spiegato poco fa il direttore delal Prevenzione del dicastero della Salute Gianni Rezza durante la conferenza stampa di poco fa, per illustrare i meccanismi e gli indicatori sulla base di quali si è individuata la prima classificazioni delle reigoni italiane per aree di rischio epidemico.

«Oggi siamo in una fase di transizione in cui ci sono delle ricrescite e bisogna intervenire per riportare la curva in una fase piu controllata», ha detto per parte sua il presidente dell'Iss Silvio Brusaferro illustrando gli indicatori che hanno portato all'ordinanza di ieri del ministro Roberto Speranza relativa alle Regioni.

L'aggiornamento dei nuovi dati avverrà nelle prossime ore. il percorso è condiviso e vede attori le regioni, il cts, il ministero, hanno spiegato i due esperti. Gli obiettivi saranno  diversificati in funzione della fase.

«Siamo in una fase di transizione e rimodulazione in cui ci sono delle ricrescite su cui bisogna intervenire per controllare la diffusione, riportandola a valori più labili o a velocità più controllata in modo tale da poter affrontare i prossimi mesi», ha aggiunto Brusaferro. 

«Si lavora su indicatori come incidenza, Rt, occupazione posti letto: se c'è un regione con apparentemente pochi casi e ha alta occupazione terapie intensive, quella è una regione in sofferenza . Sono dati che vanno letti nella loro interezza. Dati che fanno riferimento a incidenza, Rt e resilienza», ha sottolineato Rezza.

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