Centrodestra, ultima chiamata per Kaswalder e Borga

La Lega preme perché entro giovedì - ovvero prima di essere travolti dal vortice dell'Adunata degli alpini - si definisca il perimetro della coalizione di «centrodestra autonomista» che si presenterà alle elezioni provinciali di ottobre. L'annuncio - come era negli auspici dei giorni scorsi - avrebbe dovuto avvenire già oggi, con una conferenza stampa, ma le bocce non sono ancora ferme. Si attende infatti che sciolgano le riserve il consigliere ex Patt, Walter Kaswalder (nella foto con Maurizio Fugatti ), con il suo nuovo partito Autonomisti popolari , la cui presenza viene ritenuta preziosa per dare la connotazione di «autonomista» al centrodestra; e la Civica Trentina di Rodolfo Borga. Ma mentre Kaswalder negli ultimi giorni si è mostrato sempre più deciso a convergere su un'ampia coalizione di centrodestra, convinto che per riuscire davvero a strappare il governo della Provincia al centrosinistra sia necessario unire le forze, la Civica Trentina nella sua assemblea di sabato è rimasta ancora un po' ambigua sulla scelta dell'alleanza, pur dichiarando di guardare più volentieri a destra. 

Il fatto è che mentre il centrodestra è in attesa di capire quali e quante «civiche» decideranno di unirsi alla coalizione già formata di partiti nazionali, in parallelo sono in corso le manovre per la costituzione di un polo di liste civiche guidate dal professore Geremia Gios e dal sindaco di Rovereto, Francesco Valduga , che al momento non sembrano avere intenzione di convergere né a destra né a sinistra, ma di schierarsi al centro - da soli - un po' come fecero le civiche di Diego Mosna nel 2013 con scarsa fortuna visto il sistema elettorale con elezione diretta del presidente in base al quale vince e ottiene la maggioranza assoluta chi conquista un voto in più. Valduga e Gios confidano però sul fatto che oggi il centrosinistra autonomista guidato da Ugo Rossi sia molto indebolito rispetto alla coalizione del 2013 e quindi meno competitivo, anche se dall'altra parte c'è un centrodestra trainato da una Lega in gran spolvero, mentre cinque anni era ridotta ai minimi termini. 

D'altra parte, sia Valduga che Gios - quest'ultimo lo ha fatto capire anche sabato durante l'assemblea di Civica trentina - non hanno intenzione di allearsi con la Lega, convinti che si possa riuscire a vincere anche senza con un progetto territoriale.
Gios sta predisponendo un documento politico per dare vita al nuovo «polo» centrista territoriale che dovrebbe vedere almeno una lista che fa capo direttamente all'ex sindaco di Vallarsa, poi una lista di sindaci civici che fanno riferimento a Valduga e forse la lista Autonomia dinamica dell'ex deputato Mauro Ottobre . Si dovrà capire poi se appunto Kaswalder e la Civica Trentina di Borga alla fine decideranno di aderire alla coalizione di centrodestra - assieme a Lega, Forza Italia, Fratelli d'Italia, Noi con l'Italia, Agire e Progetto Trentino - oppure al progetto centristra di Gios, che al momento non sembra intenzionato a convergere in un'unica aggregazione molto larga, come invece vorrebbe Kaswalder che sta premendo per questa soluzione. 

Altro punto tutt'altro che fermo è poi il ruolo e il posizionamento del sindaco Valduga. Negli ultimi giorni sembra infatti aver stretto un rapporto privilegiato con Gios, ma continua a dialogare anche con il centrosinistra, in particolare con Upt e qualche esponente del Pd , che vedono in lui l'opportunità di un segnale di cambiamento - proponendolo al posto di Rossi - di cui la coalizione sente la necessità per rilanciarsi. L'individuazione del candidato presidente fa da sfondo infatti a tutte le ipotesi di coalizione, compresa la rottura del Patt. Il centrodestra punta sul leghista Maurizio Fugatti - sebbene Forza Italia stia alzando la voce più per un gioco delle parti - ma la Civica trentina rivendica di poter dire la sua.

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