Trionfo di Cinque Stelle e Lega nelle urne Disastro Pd: è sotto il 20%

«Oggi inizia la Terza Repubblica e sarà una Repubblica dei cittadini italiani». Così Luigi Di Maio in conferenza stampa all’hotel Parco dei Principi.
«Questo è un risultato post-ideologico, che va al di là degli schemi di destra e sinistra: riguarda i grandi temi irrisolti della nazione. Insomma - ripete - temi, non ideologie».

«Il M5s triplica il numero dei parlamentari eletti. Ci sono intere regioni che sono andate al Movimento Cinquestelle».


 

IL PUNTO ALLE ORE 7: Quando ormai lo spoglio delle schede elettorali ha superato abbondantemente il 50%, il Movimento 5 Stelle si conferma il primo partito alle elezioni politiche con il 31% dei consensi, mentre il centrodestra è la prima coalizione con il 37%. La coalizione di centrosinistra, invece, fa registrare un 24%, con il Pd però che si tiene sotto la soglia del 20% sia alla Camera che al Senato.

Alla Camera, dove lo scrutinio ha raggiunto il 55%, il centrodestra segna un 36,91% con la Lega primo partito della coalizione (18,58%), seguito da Forza Italia (13,48%), FdI (4,26%) e Noi con l’Italia-Udc (1,22%). M5S è al 31,12%, mentre il centrosinistra è al 24,23% (Pd 19,73%, +Europa 2,77%, Italia Europa Insieme 0,57%, Svp 0,54% e Civica Popolare 0,47%). LeU 3,55%. Al Senato, dove lo spoglio ha raggiunto il 73%, centrodestra al 37,47% (Lega 18,42%, Fi 14,17%, FdI 4,24%, Noi con l’Italia-Udc 1,17%), M5S al 31,23%, centrosinistra al 23,85% (Pd 19,78%, +Europa 2,47%, Italia Europa Insieme 0,54%, Svp e Civica Popolare 0,49%). LeU è al 3,36%.


 

Il M5s primo partito e centrodestra prima coalizione in questa tornata elettorale che consegna all’Italia la conferma delle previsioni della vigilia, comprese quelle sui timori di una prevedibile ingovernabilità. Con due corollari: un tracollo del Pd e il sorpasso della Lega su Forza Italia, con un vantaggio del 4%-5%. È la fotografia che consegnano i dati che arrivano dalle sezioni di tutta Italia, quando ormai lo spoglio ha superato il 60% al Senato e oltre il 40% alla Camera. Il Movimento di Luigi Di Maio trionfa al Sud, mentre il centrodestra primeggia in tutto il centronord. Il Partito Democratico tiene, si fa per dire, solo nella Toscana di Matteo Renzi e nel Trentino della ministra uscente Maria Elena Boschi.

L’Italia si troverà, dunque, a fare i conti con un deciso exploit del Movimento 5 Stelle e con una netta rimonta del centrodestra che supera ampiamente la coalizione di centrosinistra. È una vittoria molto ampia per entrambi. Luigi Di Maio porta il Movimento, che nel 2013 aveva raccolto il 25,6% dei consensi, fin dove si era prefisso e anche oltre.

Il suo obiettivo era raggiungere il traguardo del 30% e non solo l’ha centrato ma lo ha anche superato. Complesso per il leader politico pentastellato trasformare ora questo suffragio in un progetto che lo porti a palazzo Chigi. Anche se questa sarà la sua richiesta al Capo dello Stato: con un pacchetto di voti che supera il 31% dirà che intende guidare lui quella che sarà la futura squadra di governo.
Anche l’alleanza di centrodestra ha fatto centro. La coalizione supera ampiamente il 36% arrivando anche al 37% al Senato. E a cantare vittoria è Matteo Salvini. La sua Lega ha quadruplicato i voti dal 2013. E, soprattutto, ha superato ampiamente Silvio Berlusconi. Anche Fratelli d’Italia cresce: pure Giorgia Meloni ha raddoppiato i suoi voti dal 2013 (quanto ottenne meno del 2%) portandosi al 4,20% sia alla Camera che al Senato. Sul filo di lana Noi con l’Italia che supera di poco l’1%.

Per il centrosinistra, invece, i presagi più neri si sono avverati compreso il pericolo di crollo del Pd sotto la soglia psicologia del 20%: al Senato il partito di Matteo Renzi è al momento al 19,86%. Nell’alleanza l’unica che potrebbe sopravvivere sarebbe +Europa di Emma Bonino, che supera, ma di poco, il 2%. Anche per Liberi e Uguali i risultati non sono confortanti: alla Camera è al 3,55%, mentre al Senato al 3,36%, un risultato al di sotto delle aspettative. Attesa oggi per la conferenza stampa del segretario del Pd, Matteo Renzi. Di tenore diverso saranno probabilmente i punti stampa di Salvini e Di Maio.
Nelle attese sfide dei collegi uninominali, gli unici a «salvarsi» sono Matteo Renzi a Firenze e Paolo Gentiloni a Roma, mentre a Siena è testa a testa fra Pier Carlo Padoan e Claudio Borghi. Col fiato sospeso Valeria Fedeli a Pisa, mentre per il ministro uscente Dario Franceschini nulla di fatto a Ferrara.

Bene, invece, Luca Lotti, Roberto Giachetti e Beatrice Lorenzin.
Crollo, invece, per Piero Grasso, Laura Boldrini e Massimo D’Alema. Plebiscito per Luigi Di Maio ad Acerra.
La tornata elettorale vedeva anche il voto per le regionali in Lombardia e Lazio. Secondo il primo exit poll del Consorzio Opinio Italia, In Lombardia è in vantaggio Attilio Fontana del centrodestra, con 38-42%. Nel Lazio è avanti Nicola Zingaretti del centrosinistra con il 30-34%. Oggi pomeriggio avrà inizio lo spoglio.

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