Voucher, Pd pronto ad abolirli per evitare il referendum

A quanto pare Mattero Renzi è particolarmente preoccupato per l’esito dell’eventuale referendum promossa dalla Cgil (e indetto per il 28 maggio) per l’eliminazione dei voucher come strumento di pagamento dei lavoratori.

Di fronte al rischio che si ripeta una sconfitta a pochi mesi dal durissimo colpo subito il 4 dicembre con la sonora bocciatura popolare della riforma costituzionale, il Pd corre dunque ai ripari e sembra disposto a mosse radicali.

Il capogruppo Ettore Rosato, infatti, ha presentato la proposta di abolizione totale dei voucher nel corso di un’assemblea del Pd alla Camera, alla quale sono stati invitati tutti i deputati interessati al tema.

Rosato, a quanto viene riferito, ha sottolineato la necessità di «evitare distorsioni» e scongiurare il referendum sul lavoro in prossimità delle amministrative.

Di qui la scelta, ha spiegato, di superare i due quesiti referendari.

La proposta è dunque quella di «abolire del tutto oggi i voucher», così come chiesto dal quesito, «e ripensare in un secondo momento uno strumento flessibile anche per le imprese».

Resta aperta - e sottoposta al dibattito del gruppo - anche la possibilità alternativa di abolire i voucher lasciando la possibilità di utilizzarli solo alle famiglie. Quanto agli appalti, l’ipotesi è recepire del tutto il quesito referendario.

All’esito del dibattito della Camera, ha sottolineato Rosato, il governo sta «valutando l’opportunità di approvare un decreto legge che raccolga la mediazione del Parlamento».

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