Manovra, il governo pone la fiducia

Il governo ha posto la fiducia sulla manovra al Senato. Il via libera alla Legge di Bilancio è atteso per il primo pomeriggio. Un epilogo lampo chiesto dal Quirinale prima delle dimissioni del governo. Ma i tempi della crisi non dovrebbero essere rapidissimi d'ora in avanti, dopo la tensione che si è alzata ieri tra il presidente della Repubblica e il capo del governo sull'ipotesi di elezioni anticipate entro breve.

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La formalizzazione delle dimissioni al Colle potrebbe arrivare non prima di venerdì, il via alle Consultazioni tra sabato e lunedì, con l'obiettivo di far nascere il nuovo governo appena sotto Natale. Mattarella punta a convocare le elezioni non prima di disporre di una legge elettorale omogenea per Camera e Senato, quindi con un ulteriore intervento del Parlamento dopo la decisione della Consulta annunciata per il 24 gennaio.

Renzi chiede (al Colle e anche al Pd) di decidere tra un governo di 'responsabilità nazionale', con il coinvolgimento anche delle opposizioni, e il voto a breve. Decisiva sarà nel pomeriggio la Direzione del Pd.

Al Nazareno andrà in scena la resa dei conti interna dopo l'annuncio di dimissioni di Renzi. I Dem dovranno decidere cosa dire nelle consultazioni al capo dello Stato e il presidente del Consiglio, dopo la conferenza stampa della notte del No a Palazzo Chigi, farà sapere le sue intenzioni sul futuro, pubblico e privato: governo, partito, elezioni, vita politica. Ad agitare il confronto interno l'intervista a Repubblica dell'ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia, che si dice 'pronto a unire la sinistra fuori dal Pd' e invita Renzi a dialogare per un'alleanza che lasci fuori gli ex del centrodestra, Alfano e Verdini.

Nelle opposizioni, intanto, il leader della Lega Salvini tende la mano al Movimento 5Stelle per l'obiettivo comune di andare al più presto al voto. 'Alzino il telefono - dice - su certi temi siamo d'accordo. Rinviare il voto è inconcepibile'. E minaccia altrimenti di far scendere in piazza il Carroccio.

Ma la notizia della giornata nel centrodestra è il nuovo ricovero di Silvio Berlusconi al San Raffaele di Milano per nuovi controlli dopo 6 mesi dall'intervento al cuore. L'ospedale fda sapere che si tratta di una visita di routine e che potrebbe essere dimesso nel pomeriggio. Intanto, anche l'attenzione dei mercati è puntata sulla scena politica e, soprattutto, sull'ipotesi sempre più concreta di un decreto sulle banche che definisca i contorni del possibile intervento pubblico.

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