«Il burkini come l'abito delle suore»: ed è polemica

Aboulkheir Breigheche, imam del Trentino Alto Adige, la pensa come Izzedin Elzir. Scoppiano le polemiche

Si riaccende la polemica sul burkini in Italia, dopo che il presidente dell'Unione comunità islamiche e imam di Firenze, Izzedin Elzir, ha pubblicato sulla sua pagina facebook una foto di sette suore, in tonaca e velo, che giocano sulla spiaggia, senza alcun commento. L'immagine ha sollecitato una quantità di reazioni riaccendendo il dibattito sull'opportunità o meno di vietare il costume da bagno coprente che le donne islamiche usano per andare in spiaggia. 

Con la pubblicazione dell'immagine delle suore al mare in abiti religiosi, ha detto poi Izzedin Elzir, «volevo rispondere a chi dice che i nostri valori occidentali sono diversi nel vestirsi e coprire il corpo». «Ho voluto dire - ha spiegato - che una parte dei nostri valori occidentali proviene dal profilo cristiano».

Reagisce alla foto suor Mariangela Marognoli, la superiora dell'istituto romano delle Suore di Carità dell'Assunzione, una congregazione legata a Comunione e Liberazione e in questi giorni al Meeting di Rimini. Le suore vestite al mare? «Roba di cinquanta anni fa»: suor Mariangela non fa giri di parole. «Mi dica: ma lei l'ha mai vista una suora fare il bagno al mare tutta vestita? Io mai», dice. Tornando alla polemica sul burkini e l'accostamento all'abito delle consacrate, la suora sottolinea quanto nel primo caso sia «un obbligo da parte di tanti mariti mentre per noi suore è una scelta». «A Torvaianica - prosegue suor Mariangela - ci sono ancora le colonie. Ma le suore che entrano in acqua con i bambini hanno tutte il costume. Ma se le immagina tutte vestite in acqua? Siamo suore noi, mica persone senza senso».

Intanto, alcune ore dopo la pubblicazione della foto - che ha ricevuto migliaia di condivisioni - il profilo fb di Elzir è stato bloccato. «Spero che le due cose non siano collegate - afferma l'imam - spero di vivere ancora in un paese libero e non in una dittatura». Nel messaggio inviato a Izzedin Elzir dopo il blocco, gli amministratori del social network spiegano di aver sospeso il profilo dopo le segnalazioni di alcuni utenti, che lo indicavano come fittizio, intestato a una persona inesistente. «Mi hanno chiesto di inviare copia di un documento d'identità per dimostrare che sono una persona vera, cosa che sto per fare», spiega sempre l'imam.

Subito dopo la pubblicazione della foto, si è riaccesa la polemica, più che mai accesa in questi giorni di fine agosto. Il governatore della Lombardia, Maroni, ricorda: «Ho già fatto una norma che vieta di entrare negli ospedali con il burqa e col volto coperto: noto con piacere che la Merkel farà la stessa cosa. Noi in Lombardia stiamo anticipando i tempi». Intanto ieri anche il comune di Nizza ha vietato il burkini sulle sue spiagge.

Aboulkheir Breigheche, imam del Trentino

Un gruppo di suore scherza in spiaggia e si immerge in mare indossando l'abito sacro. È l'immagine pubblicata su Facebook dall'imam del Trentino Aboulkheir Breigheche, che con un pizzico di ironia - ma neanche troppa - interviene sulla polemica scoppiata dopo il divieto di alcuni Comuni francesi al burkini, il costume da bagno femminile islamico che copre l'intero corpo. Decisioni che hanno suscitato molte polemiche e riscosso l'appoggio del primo ministro Manuel Valls.

L'imam è convinto che il provvedimento sia sbagliato, tanto che sul social network ha commentato: «Diritti umani sì, ma non per tutti in Francia. Un aiuto per chi vuol reclutare estremisti». Breigheche definisce la politica d'oltralpe «estremista e laicista», tanto da portare risultati pessimi nell'integrazione tra culture. «Questa è una legge discriminatoria e inopportuna - tuona l'imam Breigheche -. Vieteranno anche alle suore di avvicinarsi al mare? E che ne sarà della muta per i subacquei? Non è detto che bisogna essere quasi nudi per andare in piscina o in spiaggia. Ognuno segua le proprie regole morali e religiose, nel rispetto degli altri».

Sepre su Facebook, la regista Lia Giovanazzi Beltrami annuncia che quest'estate lei e il marito andranno in spiaggia completamente vestiti da tirolesi «per protesta». E sul velo islamico aggiunge: «Conosco moltissime donne musulmane, la maggioranza non porta il velo, e tra quelle che lo portano non ne ho mai conosciuta una che si sentiva forzata a farlo».

Intanto, il cosigliere provinciale di Forza Trentino Giacomo Bezzi ha depositato una proposta di mozione che chiede di disporre il divieto ad indossare, in luoghi pubblici, «qualunque accessorio atto a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona, in funzione della salvaguardia della sicurezza pubblica». Bezzi cita nella premessa la questione del burkini in spiaggia e afferma: «L'applicazione di questa misura consentirebbe alle forze dell'ordine di identificare gli individui che accedono, permettendo perciò di allontanare quanti non rispettano la norma, risultando efficace per il rafforzamento dei sistemi di controllo garantendo un innalzamento della sicurezza pubblica». 

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