Omofobia, passa in consiglio provinciale la mozione che impegna la Giunta a decidere come contrastarla

È stata approvata dal consiglio provinciae la mozione che impegnerà la giunta a decidere quali provvedimenti adottare per contrastare l'omofobia. L'opposizione spaccata. Filippo De Gasperi (M5S) ha votato a favore. Si è astenuto Walter Kaswalder (Patt).


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Non riuscendo a trovare l'accordo al proprio interno per portare fino in fondo l'impegno ad approvare il disegno di legge di iniziativa popolare di contrasto all'omofobia, i capigruppo di maggioranza Alessio Manica (Pd), Lorenzo Ossanna (Patt), Gianpiero Passamani (Upt) e Giuseppe Detomas (Ual) hanno presentato una mozione, che riassume gli impegni contenuti nel disegno di legge e che sarà posta all'ordine del giorno della prossima seduta del consiglio provinciale del 10 maggio.

La giunta viene chiamata a: «Promuovere la realizzazione dell'uguaglianza sostanziale degli individui, anche della loro dimensione affettiva, e garantire la parità di diritti di ogni persona, considerando ogni discriminazione legata all'orientamento sessuale, all'identità di genere o alla condizione di intersessualità come una violazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali». 

Si prevede inoltre di «individuare misure per il superamento delle condizioni di discriminazione fondate sull'orientamento sessuale, sull'identità di genere e sull'intersessualità e sensibilizzare sui fenomeni dell'omofobia, della transfobia e del bullismo omofobico; a promuovere iniziative tese ad evitare ogni discriminazione per l'accesso agli interventi e ai servizi provinciali; a promuovere la creazione di reti territoriali contro le discriminazioni fondate sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere, per la realizzazione di interventi di iformazione, sensibilizzazione e diffusione di buone prassi, nell'ambito dei soggetti del sistema integrato dei servizi sociali».

Si parla poi di scuola dove si dice che la giunta si impegna a «sostenere, coinvolgendo le istituzioni scolastiche e formative, azioni di sensibilizzazione, volte al contrasto del bullismo omofobico» e per quanto riguarda il mondo del lavoro a «favorire opportunità lavorative ed eventuale riqualificazione professionale delle persone che per motivi derivanti dall'orientamento sessuale, dall'identità di genere, sono discriminate o esposte al rischio di marginalizzazione o esclusione lavorativa».

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